Valentino e Ducati. Da Valencia a Valencia. Da Yamaha a Yamaha. Prima 105 vittorie e 9 titoli, poi due giri a vuoto di mondiale e tre soli podi. Gradini inferiori. In mezzo una ventina di cadute.
Da Valencia a Valencia. Dal decimo tempo di quel primo test con la Rossa al decimo posto di quest'ultimo Gp con la Rossa. Decimi e doppiati. Dai due secondi presi allora da Lorenzo ai due secondi presi adesso in qualifica da Pedrosa. Corse e ricorsi storici. Cifre da paura che bocciano una coppia che non si è capita e amata e però ci ha provato. Martellate sulle certezze del campione meraviglioso e della moto che aveva meravigliato.
Da Valencia a Valencia non è rimasto nulla dello scintillare d'allora. La tv che aveva trasmesso in diretta quel primo test della nazionale rossa, ieri neppure l'ha seguito l'ultimo giro del Rossi e della Rossa. Ha seguito altro. Il vincitore Pedrosa. E Casey Stoner, ovviamente. Salutava da baby pensionato felice di ritirarsi. E felice perché la Ducati ha vinto solo con lui.
Da Valencia a Valencia, da Yamaha a Yamaha. La proverà domani.
Per Vale la sfida più dura. Perché sarà contro se stesso. Ma con una certezza: i dubbi che attraversano un uomo spesso lo rendono più grande.Gp di Valencia 1. Pedrosa; 2. Nakasuga; 3. Stoner; 5. Pirro; 6. Dovizioso; 10. Rossi
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