Uno spasso. Il calciopanettone italiano è davvero irresistibile, roba da nomination per l'Oscar, rispetto ai De Sica&Boldi degli ultimi anni. Mi verrebbero in mente i Soliti Idioti ma non voglio offendere Mandelli&Biggio. Qui, nel cinematografo football nostrano, ci si scompiscia sul serio, senza bisogno di rutti, pernacchie o esibizione di tette e altre parti del corpo. Il cartellone della compagnia teatrale presenta comici di avanspettacolo ma di presa rapida, per tutti i gusti.
Riassunto delle ultime trasmissioni. Nelle primarie della Lega professionisti, per l'elezione del nuovo presidente, i delegati non riescono ad eleggere un capo e a trovare un accordo nemmeno per pagare il conto al bar. Tra l'altro, stando al tormentone quotidiano, dovrebbe trattarsi di un ritrovo di falsari, gente disonesta e scorretta, perché queste sono le denunce che fioccano come la neve di questo mese.
Pulvirenti fu il primo a lanciare il sospetto, anzi la certezza, dopo la partita con la Juventus e la gag del quartetto Cetra arbitrale: questo è un campionato falsato, bisogna intervenire. De Laurentiis, sodale suo ma del Napoli, ha sottoscritto la denuncia, dopo la penalizzazione in classifica inflitta alla squadra per i casi Giannello, Cannavaro, Grava: il torneo non è regolare, anzi è fasullo, basta con tutto e con tutti, da Blatter a Platini, escluso san Gennaro. Cellino, che non si fa mai mancare nulla, da Miami a Cagliari, ha aggiunto il proprio pensiero delicato ed illustre, con un tono tra il sarcasmo e il disprezzo, confortato dal curriculum eccellente. Il presidente del Cagliari ha accusato la Juventus di giocare con le stellette sulla maglia e di falsare il campionato in sodalizio con Lega e Istituzioni. Altre voci dal palcoscenico sfogano il loro disgusto ma restano attaccati al carro. Non risulta che gli stessi conati di vomito e denunce di falso siano avvenute in occasione delle vicende legate alle scommesse, laddove le partite sono state combinate, addomesticate, aggiustate e non dalla Lega o dal Sindaco o dai media.
Nel frattempo non si sono registrati interventi di Abete, che dovrebbe garantire la regolarità ai tavoli dei casinò. Silenzio natalizio, con qualche vagito autunnale per confortare Moratti e altri lamentosi. Non posso dire di Beretta, già finito negli archivi senza aver lasciato traccia.
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