Roma - Sanzione sospesa e approfondimento sui fatti accaduti. L'ordinanza interlocutoria della Corte di Giustizia Federale presieduta da Gerardo Mastrandrea riapre dunque San Siro per il match Milan-Udinese del 19 ottobre, in attesa del pronunciamento di secondo grado. Le argomentazioni portate dal legale del Milan Leandro Cantamessa, ascoltato ieri per un quarto d'ora negli uffici romani di via Campania, hanno instillato i dubbi tra i giudici federali.
Servirà dunque una verifica di quanto accaduto realmente allo Juventus Stadium (i cori dei tifosi rossoneri contro i tifosi napoletani definiti dal giudice sportivo «discriminazione territoriale») per capire la sanzionabilità della fattispecie. Questi cori erano davvero offensivi?, si chiede di fatto la Corte. Che pone nell'ordinanza anche un'altra questione: è mai possibile che a sentire i cori sia stato solo uno dei collaboratori della Procura federale, anche se situato ad appena due metri di distanza dal settore dello stadio interessato?
Dovrà essere «valutata concretamente la portata, la dimensione, la provenienza e la percepibilità della manifestazione oggetto della sanzione» e quindi l'applicabilità della norma varata dal consiglio federale nel giugno scorso che ha inasprito le sanzioni in tema di razzismo. Ora toccherà alla Procura federale fare altre indagini, nel frattempo il provvedimento sanzionatorio oggetto del reclamo è stato sospeso. Intanto la Federcalcio, nel consiglio di mercoledì o giovedì prossimo, avrà reso più soft le sanzioni e nel peggiore dei casi verrà chiuso solo un settore di San Siro (il secondo anello della curva Sud, quello degli ultras milanisti, già facilmente identificabili anche perchè hanno ammesso i cori di Torino) e non tutto lo stadio in occasione della successiva partita del Milan (con la Lazio mercoledì 30 ottobre).
«Non avevamo chiesto il rinvio, ma abbiamo portato argomentazioni serie, che sono ben tre. Potresti essere anche Demostene, ma quando hai parlato dieci minuti non ti ascolta più nessuno...», così l'avvocato del club che nelle 10 pagine di memoria difensiva ha puntato sul fatto che l'arbitro non abbia sentito e refertato nulla e su un file audio ambientale che «scagionerebbe» i tifosi rossoneri. Ieri intanto il Milan ha incassato la solidarietà dell'ad della Fiorentina. Una solidarietà inattesa, visti i rapporti non propriamente idilliaci fra i due club dopo le recenti polemiche legate alle sfide sul campo. «Se fossimo stati nei loro panni, avremmo fatto assolutamente ricorso per la squalifica dello stadio.
La tifoseria rossonera domenica scorsa era in trasferta, ha occupato un piccolo settore dello stadio della Juve, quindi che tutti i supporter del Milan debbano subire questa sanzione mi sembra veramente eccessivo, E i cori fatti a Torino mi sembravano più sfottò che altro, stando a quanto ho letto sui giornali, esagerato parlare di discriminazione, vanno fatti dei distinguo e poi stabilite le gravità».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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