Arezzo Macché salite, montagne o cime da capogiro, basta un po' di polvere. Sei chilometri di sterrato all'insù, duri ma non impossibili, per stravolgere il Giro d'Italia. Per mandare per aria la maglia rosa Tou Dumoulin, che vive la sua giornata più nera, alla vigilia della crono del Chianti che potrebbe oggi fargli tornare il sorriso.
L'ottava tappa da Foligno ad Arezzo scrive la storia sublime e stupenda di Gianluca Brambilla: 28 anni, lombardo di nascita ma vicentino di adozione (vive a Bassano del Grappa): prima di ieri al proprio attivo ha solo due gare di secondo piano, nessuna di World Tour. Il piccolo scalatore dell'Etixx in fuga già dai primi km di giornata con altri 12 - inizia quando finisce l'asfalto dell'Alpe di Poti: al km 24,8. Da quel momento in poi è un assolo. Una cronometro anticipata, antipasto di quella che il ragazzo di Bassano e tutta l'allegra combriccola del Giro dovrà affrontare oggi sulle strade del Chianti. Brambilla è il primo italiano di questo Giro a vestire la maglia rosa. L'ultimo era stato un anno fa Fabio Aru.
«Sono felice, non ci credo ancora dice il vicentino, che ieri ha anticipato altri due italiani: Matteo Montaguti e Moreno Moser -. Sapevo e speravo di poter fare una bella gara. Abbiamo studiato tutto nei minimi particolari per poter centrare questo obiettivo, ma siamo andati oltre. Ringrazio Matteo (Trentin, ndr) che è stato fenomenale. Ringrazio la squadra e Davide Bramati che ci hanno creduto più di me».
Dove l'asfalto diventa polvere, Valverde scatena la bagarre. Nibali pimpante è il più lesto a rispondere al murciano. Dumoulin accusa e resta sui pedali. Pozzovivo, Zakarin, Chaves e tutti gli altri uomini da classifica reagiscono invece bene, restando là davanti con lo spagnolo e il campione d'Italia. Non brillantissimo il basco Mikel Landa: prima va in difficoltà, ma poi rientra. «È stata una buona giornata dice Nibali -. Quando ho visto partire Valverde non ho esitato ad accodarmi, ma non pensavo assolutamente che sarebbe venuta fuori una corsa così dura».
La classifica generale ne esce stravolta: Brambilla in rosa con 23'' su Zakarin e 33'' su Kruijswijk. Valverde è quarto a 36'' e precede Nibali quinto a 45. Poi Chaves, Uran e Majka. Chiude la top 10 Landa in ritardo di 1'03''. Dumoulin finisce 11° a 1'05'': gli servirà una super crono oggi, nelle terre del Chianti, per riportarsi davanti a tutti.
Oggi la crono sulle strade del vino: da Radda a Greve. 40 chilometri tutti mangia e bevi, che possono far girare la testa a molti. Nibali che aveva già messo in conto di perdere tra i 50 e il minuto e venti nella crono di oggi, si è portato avanti con il lavoro ieri.
«Ma in ogni caso io voglio fare una bella crono chiosa Nibali -. Da oggi finisce la fase di riscaldamento, si comincia a fare sul serio. Cosa mi aspetto dagli altri? Nella crono ognuno pensa a se, da domani comincio a pensare anche agli altri».
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