C'è chi ha innestato subito la marcia giusta offrendo assist al bacio dopo un'ubriacante serpentina, ma anche chi si è perso girovagando per il campo; di certo la nuova Serie A ha scoperto per l'ennesima volta che, in gol, ci vanno sempre i soliti. E che i nuovi acquisti fanno molta fatica a buttarla dentro.
La prima giornata del nostro campionato ha rispolverato i vari Dzeko, Immobile e Insigne, ha ridato lustro a chi, per vari motivi, era finito nel dimenticatoio (Berardi e Milik su tutti) ma ha palesato anche la difficoltà ad andare in gol dei nuovi: ti aspetti la prodezza di Cristiano Ronaldo o Lautaro Martinez, alla fine ti ritrovi i gol di Roberto Inglese per il Parma, l'unico dei nuovi attaccanti ad andare a segno, e di Pasalic dell'Atalanta, lui un centrocampista.
Incroci e casualità del destino, anche se bisogna ammettere che molti di coloro che hanno cambiato maglia in estate hanno girato a dovere: la Roma ha dimostrato di avere nella panchina una risorsa incredibile, con l'ingresso in campo di Cristante, Schick e Kluivert (bellissimo il suo assist per Dzeko) che ha cambiato la fisionomia del match. Chi ha deluso è Pastore, per il quale Di Francesco dovrà trovare una collocazione tattica precisa. Discorso simile per la Juventus: con Cuadrado fuori fase e Douglas Costa spesso in difficoltà, sono stati gli inserimenti di Mandzukic e Bernardeschi a ribaltare il match. Soprattutto visto che Cristiano Ronaldo è tornato, per una giornata, ad essere umano, nell'attesa che possa esplodere già sabato in casa contro la Lazio.
E la sfida contro i biancocelesti sarà test probante per entrambe le squadre: i bianconeri hanno accolto il buon ritorno di Bonucci, al quale ha fatto da contraltare un Cancelo che è piaciuto ad intermittenza; tra i capitolini, invece, male Milinkovic-Savic, che dopo un'estate passata tra rumors e (presunte) trattative dovrebbe rappresentare il valore aggiunto di questa Lazio, invece di perdersi contro un Napoli il cui pregio principale è stato quello di aver già assorbito le idee tattiche di Ancelotti. Che sabato giocherà contro il suo Milan al San Paolo, per un altra gara dal sapore particolare.
Bocciatura su tutta la linea per Lautaro Martinez e Dalbert: dal primo, soprattutto dopo quanto mostrato nelle amichevoli estive,
Spalletti deve pretendere di più. Anche se in area di rigore c'è sempre tale Icardi che aspetta palloni giocabili dai vari Politano, Perisic e Nainggolan: altrimenti sarebbe come avere una Ferrari parcheggiata sempre in garage.
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