E il cane morse Castrogiovanni: sarà out con la Scozia

Il morso del cane,suturato con 14 punti al naso. Dovrà saltare per questo la trasferta ad Edimburgo con la nazionale. La squadra di Brunel in crisi

E il cane morse Castrogiovanni: sarà out con la Scozia

Il cane ha morso l’uomo, anzi l’omone Martin Castrogiovanni. Il pilone azzurro dovrà saltare per questo la trasferta ad Edimburgo con la nazionale. Il 6 Nazioni dell’Italia si fa ancora più in salita. Già la trasferta in Scozia, dove la formazione italiana giocherà sabato prossimo, non si annunciava facile, adesso le cose si sono ulteriormente complicate dopo che un incredibile scherzo del destino ha messo ko il giocatore azzurro.

L'omone della squadra di Brunel, quel "Chabal italiano" il cui look fa la gioia dei pubblicitari, al punto che uno spot di cui era protagonista vinse il premio di migliore dell’anno nel 2012, è stato coinvolto in quello che la Fir ha definito in una nota "un lieve incidente domestico". In realtà a mettere fuori uso l’italo-argentino, come era già emerso, è stato il morso di un cane, suturato con 14 punti al naso. Il pilone di Brunel, il cui posto nella lista dei convocati è stato preso da Cittadini, stava giocando con l’animale, che appartiene a un suo amico di Roma, quando è passato un altro cane che ha scatenato la reazione del primo. Castrogiovanni si è messo in mezzo, quasi si trattasse di una mischia, e ad essere morso alla fine è stato lui.

Così Scozia-Italia dovrà seguirla dalla televisione, seduto sul divano dove magari, prima di sintonizzarsi sul canale che trasmette il 6 Nazioni, si sarà riletto il libro scritto assieme a Sergio Parisse e Gonzalo Canale, per raccontare come il rugby li abbia fatti diventare uomini "tra botte, costole fratturate e fair play". E anche di quella rissa in discoteca con il Chabal vero, per questioni di donne in una discoteca di Roma dopo una sfida Italia-Francia. Stavolta a fermarlo non è stato un infortunio, ma una situazione "buffa" che inizialmente la Fir, sembra per motivi di privacy, avrebbe voluto tenere nascosta. Ma era destino che la verità venisse fuori: in fondo Castro è uno che non sa fingere e non ama le mezze misure.

Basti pensare al "placcaggio" verbale di due mesi fa, quando parlando di quel Richard Cockerill, tecnico e manager con cui aveva lavorato a Leicester, disse: "Lo odio, glielo ho detto in faccia e con lui non parlerò mai più. Gli stronzi non mi piacciono". Gli animali invece Castro continuerà ad amarli, nonostante 'incidente domestico di oggi con il cane.

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