"In questo modo si ha più tempo per verificare le situazioni". Si era espresso così Luciano Spalletti al termine del match con la Roma all'Olimpico, sostenendo la necessità di introdurre la novità del minutaggio effettivo. A sostegno di tale opinione si è schierato Augusto César Lendoiro, storico presidente del Deportivo La Coruña, che attraverso Marca ha dichiarato: "Secondo me sarebbe utile che la durata delle partite fosse di 70 minuti, divisi magari in due tempi di 35 minuti di gioco effettivo. Ciò aiuterebbe soprattutto l’arbitro in modo che scompaiano le deliberate perdite di tempo, le lesioni simulate, le proteste sulla congruità del recupero e tutto quanto di negativo capita oggi". Un'innovazione assolutamente da non trascurare, data l'ingente velocità a cui viaggia l'attuale progresso: "La fine della partita sarebbe indicata quando il cronometro raggiunge lo zero. Con l’arrivo delle nuove tecnologie è necessario cambiare l’orologio del calcio".
Ex presidente Deportivo: anche in Italia come lui
Anche mister Pioli aveva esplicitato questo possibile inserimento, con una piccola variabile in termini di tempo (LEGGI QUI): "Io sarei per giocare 60 minuti effettivi. Così si evitano recuperi, meline, sceneggiate e discrezionalità. Sono già stati fatti diversi passi avanti come l’introduzione del Var.
Il calcio è uno spettacolo che va tutelato". Stando a quanto emerso da uno studio italiano, si apprende che la media dei minuti giocati a partita era di 56 minuti e 57 secondi, diminuita a 51 minuti e 8 secondi con l'introduzione della tecnologia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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