Ferrari razzista. Follia social. E la stella Biles la difende

Ferrari razzista. Follia social. E la stella Biles la difende

A Vanessa continuano a capitarne di tutti i colori. Come se gli infortuni patiti nella lunga carriera non fossero abbastanza... È da un giorno che la Ferrari ha assaporato il clima olimpico, di ieri infatti una foto scattata insieme alla compagne davanti ai cinque cerchi, ma neanche il tempo di iniziare l'avventura che Vanessa è finita bersaglio di un attacco social. I leoni da tastiera hanno colpito ancora una volta, senza pietà, contro la leonessa di Brescia che è pronta a gareggiare nella sua quarta Olimpiade conquistata con il sudore e la fatica. Prima, però, come detto, ha dovuto affrontare una serie di commenti negativi sui canali social.

Tutta colpa di uno scambio di persona e di una vecchia frase tornata alla ribalta. Accusata di razzismo per una frase infelice («La prossima volta io e Vanessa ci dipingeremo il volto di nero per vincere») che risaliva in realtà al 2013 e che era stata pronunciata da un'altra atleta, l'ex ginnasta Carlotta Ferlito, dopo la finale alla trave dei Mondiali di Anversa, dove le azzurre si erano piazzate al quarto e quinto posto dietro l'americana Simone Biles, la Ferrari ha risposto piccata con il seguente tweet: «State facendo confusione, questa è un'accusa falsa. Non sono io che ho detto quella frase, è stata una mia compagna tanti anni fa. Prima di accusare qualcuno, pensateci».

Per fortuna ci ha pensato Simone Biles ad intervenire in difesa della campionessa del mondo del 2006.

«Smettetela ragazzi, Vanessa è sempre stata gentile con gli Usa e con me. Vanessa spero di vederti e di scusarmi personalmente per tutti quelli che ti hanno accusato», ha commentato la star statunitense. Il caso è chiuso.

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