Oggi, a Donington, lo shake-down, il test finale e collettivo tutti assieme, le monoposto elettriche e i loro piloti, molti, la maggiorparte ex F1. E domani... un domani queste macchinette sibilanti saranno la nuova F1. Basta pazientare. Intanto lui, l'Ecclestone elettrico, Alejandro Agag, ex politico, genero dell'ex premier iberico Aznar, ex team manager in Gp2, ne parla a margine di un evento Tag Heuer, partner della serie: «La F1? Noi siamo in un'altra dimensione».
Quale?
«Corriamo solo in città, ci rivolgiamo a un pubblico giovane, dai 10 ai 20 anni, generazione play station. Vogliamo offrire Gp a metà strada fra gara e video gioco perché i giovani sono il futuro dell'auto. Per la gara di Long Beach abbiamo accordi con le scuole. Gli alunni gratis al Gp. Quei ragazzini, tempo qualche anno, compreranno la loro prima auto. E dovrà essere elettrica. È l'obiettivo nostro e della Fia».
Però il video gioco fa storcere il naso ai puristi.
«Vogliamo interattività. Il mese prima di ogni Gp, i tifosi potranno votare sui social i piloti preferiti e i due prescelti scenderanno in gara con il fan-boost...»
Fan che?
«Un premio potenza. I 20 piloti potranno usare per 5 secondi 40 cv in più in corsa per il giro veloce che vale 2 punti in classifica o per superarsi»
E chi l'ha pensata questa?
«Io»
E cosa voteranno i tifosi?
«Bravura, dichiarazioni, disponibilità, quello che vogliono»
Cioè anche bischerate che suscitano simpatia.
«Magari prenderà molti voti lo sfigato di turno che fa simpatia...»
Oggi svelerete macchine e molti dei piloti. Ci saranno diversi ex F1, da Alguersuari a Bruno Senna. Anche Jarno Trulli è interessato.
«Jarno ha fatto un test ed è rimasto entusiasta. Alla fine ci sarà anche qualche pilota che ha vinto in F1».
È vero che voleva Schumi?
«Mi sarebbe piaciuto. Ci ha dato solo dei consigli»
Velocità di punta, potenza, autonomia, costo di una stagione?
«230-270 all'ora, 200 kilowatt ovvero 300 cv, 50 minuti di gara divisi da un pit in cui si cambia macchina... Cioè si prende quella con batterie cariche... Budget per partecipare 3,5 milioni di euro».
Sulle vetture di tutti i giorni che autonomia avrebbero?
«Almeno 300 km a 120 km/h».
Rumore?
«Un sibilo come in Guerre Stellari. Ne ho parlato anche con l'amico George Lucas. Sembrano jet che decollano».
Diventerete la nuova F1.
«Non so cosa accadrà fra 10 o 20 anni. Dipenderà dai passi in avanti nella tecnologia delle batterie. Migliorano del 7% anno. Serve un balzo. A volte accade. Come con l'ipad: 4 anni fa non esisteva... Noi la F1? Magari saranno loro a inglobare noi. So solo che alla fine ne resterà una sola. Comunque la licenza elettrica è nostra per 25 anni».
Correte nel cuore delle grandi città, avrete più pubblico della F1.
«A Pechino il 13 settembre, primo Gp della serie, nel circuito del parco olimpico attendiamo 300mila persone».
In Italia?
«A Roma doveva esserci una gara quest'anno, ma poi è cambiato il sindaco. Si correrà nel 2016».
Il motore, le batterie, il telaio... Chi li fornisce?
«Il primo la McLaren, pesa 16 kg, è grosso così (come un pacco di sei bottiglie di acqua naturale, ndr). Batterie Williams, telaio Dallara»
Saranno monoposto uguali.
«Solo questa stagione. Dovevamo fornire tutto per invogliare a partecipare... Dall'anno prossimo ogni costruttore potrà fare la propria.
Quali?
«Non faccio nomi. Ci sono americani, tedeschi, giapponesi...»
Italiani?
«Solo conversazioni...»
Noi niente. Avanti con gpl e metano. Che meraviglia.
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