di Pier Augusto StagiNon sarebbe stato in ogni caso un Giro delle Fiandre come tutti gli altri e non lo sarà. Non poteva essere un'edizione come tante, perché questa sarà la numero cento (edizioni), ma soprattutto perché si correrà in quel Belgio colpito e ferito dai vili attentati del 22 marzo e a pochi giorni dalla morte in corsa di figli di questo Paese: Demoité e Myngheer. È l'edizione numero 100, ma in questo Fiandre domina anche il numero 3. Tre sono infatti i fari della corsa, gli uomini di punta e di riferimento. Fabian Cancellara, che vanta tre affermazioni in questa corsa e sogna di poterlo vincere ancora una volta. Sarebbe il primo a raggiungere quota quattro, prima di dare l'addio alle corse a fine stagione. Stesso discorso per il beniamino di casa, Tom Boonen, meno in palla dello svizzero, ma pur sempre a proprio agio quando si tratta di correre e pedalare sulle aspre strade del Fiandre. Mai nelle 99 edizioni precedenti si erano schierati contemporaneamente al via due atleti a quota 3 successi (gli altri sono: Buysse, Leman, Museeuw e il nostro Fiorenzo Magni, ndr): anche questo è un motivo in più per godersi questo magnifico spareggio. Tra i due, come in ogni grande sfida che si rispetti, c'è sempre un terzo incomodo che può godere. In questo caso è il campione del mondo Peter Sagan, che sulla carta è il più in palla di tutti, nonché il più giovane dei tre. Ma sono tanti anche gli outsider che scalpitano: l'olandese Terpstra e il ceco Stybar, con loro anche il campione uscente, il norvegese Alexander Kristoff, il polacco Michal Kwiatkowski ed i belgi Sep Vanmarke e Greg Van Avermaet. E gli italiani? Tanti buone spalle al servizio di capitani stranieri: Matteo Trentin, Daniel Oss e Manuel Quinziato tanto per citare qualche nome. Ma anche Marco Marcato e Filippo Pozzato (2° nel 2012, ndr), quest'ultimo piuttosto in palla e forse l'unico davvero libero di correre come può e come gli viene. È un Fiandre nel quale domina il 3, che è anche il livello di allerta in materia di sicurezza, che è un gradino sotto il massimo. Le misure prese saranno speciali, anche perché si attendono sulle strade almeno un milione di appassionati e le forze di polizia e i servizi segreti saranno impegnatissimi. Non è stato ancora reso noto il numero ufficiale delle forze di polizia e militari impiegate, ma la loro presenza sarà considerevole e ben visibile.
Pare che in questo clima di generale allerta, Re Filippo non sarà presente, salvo sorprese dell'ultim'ora. In quel caso, noi italiani speriamo di poter vedere almeno tra i protagonisti il nostro di Filippo: Pozzato.Così in tv: Diretta su Rai 3 dalle 12.30. Su Eurosport dalle 14.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.