Marcello Di Dio
Fuoriclasse ancora affamati. Di record e di gloria, in particolare. Uno, Gonzalo Higuain, è il nove per eccellenza, il centravanti implacabile che ogni squadra vorrebbe avere. L'altro, Francesco Totti, è uno dei pochi numeri 10 rimasti in circolazione, la bandiera di una squadra che cerca di non farsi ammainare. Entrambi per diversi motivi vogliono entrare nella storia del calcio italiano: il Pipita insegue Nordahl e un primato di gol che dopo 66 anni sta pericolosamente traballando; il capitano della Roma alla soglia dei 40 anni sta per tagliare il traguardo delle 600 gare in A (raggiunto solo da Maldini e Zanetti) e delle 250 reti segnate nella massima serie. La loro presenza in campo rivitalizza la squadra e in pochi minuti riescono a fare la differenza: una virtù dei campioni le cui giocate dovranno portare una delle loro formazioni al traguardo più ambito, il secondo posto.
Non avesse avuto quel raptus di rabbia a Udine, costatogli la tribuna o la tv nelle gare contro Verona, Inter e Bologna, Higuain avrebbe già cancellato dagli annali lo svedese del Milan. Nella ultima sua apparizione al San Paolo prima della squalifica, il Pipita aveva regalato due gol al Genoa. Tornato a Fuorigrotta 44 giorni dopo, ecco un'altra doppietta, la numero nove stagionale. E sono 32 gol in 33 partite, nemmeno Nordahl - ora tre soli passi più avanti - segnava con una media così alta. E così il fabbricante di sogni forgiati sul ferro rovente della passione (34 reti delle 100 stagionali del Napoli, in pratica una su tre, porta la firma dell'argentino) ha confermato di essere una miccia pronta a esplodere quando si avvicina alla porta avversaria. C'è anche una Scarpa d'Oro da inseguire (davanti a lui nella speciale classifica dei bomber europei c'è solo Suarez del Barcellona) ma soprattutto la piazza d'onore in classifica che potrebbe far continuare la storia tra Higuain e il Napoli.
Un altro anno di contratto è ciò che chiede Francesco Totti. Perchè lui, che la Scarpa d'Oro l'ha già vinta nel 2007, se lo sta guadagnando sul campo. Con i 4 centri (in appena 55 minuti giocati) nelle ultime 5 partite, quello di Genova su punizione diretta che mancava dal suo repertorio dal 17 marzo 2013, il capitano giallorosso ha fatto registrare la miglior media gol nei cinque top campionati europei fra i giocatori che hanno realizzato almeno 5 reti: un sigillo ogni 65,6 minuti, meglio di Ibra, di Suarez e dello stesso Higuain. Sarebbe sciocco non rinnovargli il contratto (Pallotta sarà a Roma non prima di giugno), ora che le polemiche sono state accantonate e a Trigoria è tornato il sereno con Spalletti, che ha i suoi meriti nella rinascita di Francesco.
Le frasi e i gesti distensivi del post Bergamo dovranno portare al lieto fine. E qualcuno a Roma lancia addirittura una provocazione: la convocazione del ct Conte per gli Europei e un utilizzo simile a quello nella Roma attuale. Solo un sogno o possibile realtà?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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