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I buchi di Juve e Napoli: Sarri e la vecchia Signora. Ancelotti torna all'antico

I "cedibili" Higuain e Khedira il valore aggiunto Carletto si "copre" dopo sette gol subiti in 2 gare

I buchi di Juve e Napoli: Sarri e la vecchia Signora. Ancelotti torna all'antico

Forse siamo di fronte a una mutazione. O forse no. Fatto sta che, avendo esplicitamente detto di essere andata alla ricerca di una scossa per il dopo Allegri, la Juventus vista contro il Napoli si è scoperta un po' pazza. Come non lo è mai stata, probabilmente. Farsi rimontare tre gol, per di più in casa, non è menù solito da queste parti: di sicuro ha inciso una preparazione ancora imperfetta, altrettanto certamente si è sentita la mancanza di Chiellini. Per ovviare alla quale i bianconeri si stanno guardando intorno: in Germania sono convinti che oggi Jerome Boateng, ormai ai margini del Bayern Monaco, diventerà un giocatore della Juventus con la formula del prestito o grazie a un prezzo di favore visti i (cordiali) rapporti che intercorrono tra le due società. Siccome però non si batte mai una sola pista, potrebbe prendere corpo anche un doppio scambio con il Barcellona, con conguagli tutti da definire: sotto la Mole arriverebbero Rakitic e Umtiti, in Catalogna andrebbero Bernardeschi e Rugani. In alternativa, c'è sempre l'opzione del ritorno di Benatia. Oggi, comunque sia, tutte le varie telenovelas del resto o me ne vado finiranno e gli allenatori sapranno con certezza su quali giocatori puntare di qui in avanti. Certo fa un po' effetto sapere che, dopo avere speso 85 milioni per De Ligt, la Juve stia ancora cercando un difensore centrale, per quanto pressata dal grave infortunio di Chiellini: contro il Napoli l'olandese, sulle cui qualità non è peraltro lecito nutrire dubbi, è però apparso in difficoltà e la Juve di diventare davvero pazza non ha alcuna intenzione. Meglio allora cautelarsi e regalare a Sarri un giocatore in grado di garantire concretezza e disponibilità a sfruttare gli spazi che gli saranno concessi.

Dopo di che, la sfida contro il Napoli ha anche fatto capire nella prima ora di gioco che la strada intrapresa dai campioni d'Italia è quella giusta: Higuain si è ripreso il posto, il centrocampo vecchio funziona, in particolare Khedira, non a caso quando è uscito sono iniziati i problemi, e gli esterni quando devono salire sanno il fatto loro. E' andata meno bene alla squadra di Ancelotti. Non solo per il risultato, quanto perché la fragilità difensiva mostrata a Firenze (tre gol presi) è stata confermata anche allo Stadium: la partenza di Albiol, vero regista difensivo, rischia di essere pagata a caro prezzo perché le caratteristiche di Manolas sono differenti. E' sempre una questione di collaborazione tra reparti e tra tutti i giocatori, ha spiegato a fine gara un deluso Ancelotti. Il quale ha onestamente ammesso che non sarebbe rimasto soddisfatto nemmeno se il punteggio fosse stato quello di parità: troppo evidente la sensazione di fragilità trasmessa dalla sua squadra, con un centrocampo poco filtrante' e una difesa esposta da tutte le parti. Qualche correzione il tecnico reggiano l'ha già apportata proprio nel secondo tempo di Torino: in soffitta il 4-2-3-1, avanti con il 4-4-2.

Potrebbe funzionare, almeno fino a quando la condizione fisica generale non migliorerà e l'assemblaggio della coppia Manolas-Koulibaly potrà dirsi avvenuto.

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