I due principi e il "povero" Llorente "salva" la Juve

Lo spagnolo a costo zero strappa la Signora dalle grinfie di un Real non irresistibile Rigore di Vidal poi Ronaldo e Bale fanno male. Trionfo dei solisti, difese in affanno

I due principi e il "povero" Llorente "salva" la Juve

Torino - Il testolone d'oro di Fernando Llorente ha risposto ai piedi miliardari di Cristiano Ronaldo e Gareth Bale. Uno spagnolo a parametro zero ha strappato la Juve dalle grinfie del Real Madrid, storicamente regina del calcio. La leggenda del principe e il povero si ripete nella notte dello Juventus stadium, restituendo ai bianconeri speranza e orgoglio. Il Real dimostra di essere grande, ma fortemente vulnerabile. Lo dice anche il suo correre in Liga. Primo pareggio della storia calcistica fra le due squadre, un'altra ragione per far storia.
Il pubblico caldo che chiedeva Conte ha fatto un bel lavoro sui nervi di Cristiano Ronaldo: solo contro tutti, uno stadio che lo ha inseguito a suon di roboanti fischi e di insulti alla mamma sua. Gli australiani della nazionale di rugby, seduti in tribuna, avranno apprezzato il “terzo tempo” del nostro pubblico. Ronaldo qualcosa ha sofferto, ha aperto la sua partita con un ricamo da artista, vede una fessura di luce fra se e Asamoah e manda la palla diretta a un niente dal palo lontano di Buffon: bellissimo! Poi, però, molti affanni e poca concretezza. Una sceneggiata che scatena la gente torinese, tante mossette fino al gol che ha zittito tanti.
A sua volta, la Juve che ha trovato in Caceres un buon marcatore fino al settimo della ripresa, quando è stato pasticciaccio.
Partita inizialmente lenta, poi con miglior ritmo. Juve più convinta cammin facendo, Real che abbaglia solo per le maglie arancioni, ma non per il modo di giocare. Tutto è incentrato sulla bravura dei solisti, Xavi Alonso si spreme per tener insieme la squadra a centrocampo ma gli spazi sono ampi. Certo, c'è stata differenza tra il primo e il secondo tempo: quando la Juve ha preso confidenza, o ha allargato il suo assetto difensivo, sono stati timori e sudori freddi. Ma soprattutto nel primo tempo Pirlo ha navigato negli spazi larghi e si è concesso giocate a 360 gradi. Juve in affanno nel produrre azioni pericolose. Real che ti vorrebbe far male con Bale, ma anche mister 100 milioni ha i suoi grossi limiti: un tiro e poco più nel primo tempo, poi il gol nella ripresa. Non un gran Real per vero dire, certo quando avanza fa paura. Ma quando indietreggia ondeggia come non dovrebbe una squadra d'alto bordo. Ed infatti la Juve ha capito, ha provato, pian piano ha affondato i suoi contropiede. Casillas ha messo un piede in antico Garella style per evitare il gol di Marchisio (cross di Tevez, testa del principino), Vidal ha cominciato a lucidare la mira, poi il duello tutto francese che ha visto uno sferragliare di piedi e gambe dal quale ne è uscito il rigore per Pogba e la beffa per Varene. Webb, l'arbitro inglese, che fino allora non aveva sentito rimorso per alcun tipo di scontro(una sceneggiata di Ronaldo o un Tevez finito giù in area) si deve essere impietosito. Rigore? Rigorino, di quelli che fanno discutere un'eternità, che Vidal insacca. Buon per la Juve che, comunque, nel conto dei tiri del primo tempo (22 a 6) e soprattutto di quelli in porta(8-1) ha avvalorato il suo vantaggio. Tevez e Pogba hanno dimostrato di essere giocatori internazionali, ma ce ne vorrebbero altri cinque.
Poi Ronaldo si deve essere rinfrancato negli spogliatoi e Caceres deve esserne uscito rintronato se, alla prima occasione, per uscire da un vicolo di fascia ha servito (!) Benzema, che ha lanciato l'affondo di Cr7 per l'ottavo gol di Champions. Xavi Alonso ha fatto venire i brividi: traversa. E Casillas si è dimostrato il castigatore solitario di Marchisio, andandogli a deviare altre due conclusioni. A quel punto la Juve avrà intuito il girar di luna, confermato dall'affondo di Ronaldo per la conclusione in gol di Bale che ha fatto sbarellare tutta la difesa.

In sette minuti Juve ribaltata. Ma ieri le stelle celesti stavano a guardare e la dormita del solito Varene ha concesso a Llorente il gol del salvi tutti e il suo settimo ricordino al Real. Niente male per un acquisto snobbato.

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