Icardi e il mistero social: è pronto ad andarsene?

Su Instagram: «Poter dire addio è crescere». Tifosi in fermento, Ausilio: non è un messaggio per noi. Però...

Icardi e il mistero social: è pronto ad andarsene?

Sono prove di addio quelle si consumano in casa Inter in una serata di un lunedì già di depressione. Dopo il quarto pareggio di fila, Mauro Icardi sceglie i social per mandare un messaggio criptico. «Poter dire addio è crescere», citazione di una canzone argentina, è il post su Instagram che semina il panico nel mondo nerazzurro. Si scatenano le ricostruzioni: da una crisi con Wanda Nara a un saluto a Marcelo Brozovic per via di quelle faccine emoticon che richiamo alla tipica posa del croato, fino ovviamente all'addio alla squadra. Il ds nerazzurro Ausilio precisa: «Non è un messaggio per noi, è qualcosa di personale». Ma in Spagna rimbalza addirittura che il capitano interista sarebbe a Madrid per firmare subito con il Real di Zidane con l'Inter che avrebbe accettato 106 milioni di euro più il ritorno di Kovacic. Così verrebbe soddisfatta la clausola da 110 milioni fissata per il capitano, che però - al contrario - è valida solo per l'estate, più precisamente dal primo al quindici luglio.

Resta il fatto che a quel punto, con i mondiali in corso l'addio di Icardi è più di una possibilità, a maggior ragione se non si dovesse centrare il traguardo Champions. Ma anche in quel caso la voglia di vincere subito potrebbe spingere lontano Icardi, che già dopo Firenze aveva mandato un messaggio alla squadra: «Bisogna tornare ad allenarsi seriamente». Sintomo di qualcosa che non era piaciuto al capitano nel vistoso rallentamento della squadra, iniziato dopo il pareggio in casa della Juventus. L'argentino ha provato a dare una sterzata, magari all'indirizzo di qualche compagno che già pensa al Mondiale. Comunque, a giudicare dai risultati, inascoltata. Di pari passo nelle scorse settimane si è parlato con insistenza di rinnovo del contratto: Icardi attualmente guadagna 5,5 milioni di euro, un adeguamento lo porterebbe a 7. Non sufficiente per ottenere da parte dell'Inter una clausola da 200 milioni che blinderebbe il giocatore: in quel caso bisognerebbe riempire le tasche con il doppio dell'attuale stipendio. Impensabile per non avere ripercussioni sullo spogliatoio.

Tutto questo bisogna contestualizzarlo con le difficoltà di Suning a iniettare nell'Inter denaro fresco (per dire: ieri l'attaccante Sturridge del Liverpool si è accasato al Wba).

Intascando i soldi della clausola la società nerazzurra potrebbe reinvestirli in tre quattro giocatori con l'aggiunta degli introiti dall'eventuale qualificazione alla prossima Champions. Icardi e l'Inter, sono prove di un addio che potrebbe accontentare tutti.

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