Inter, Chivu cerca la squadra migliore. Nessuno in serie A ha usato più titolari

Ieri spazio a Darmian, Palacios e Diouf nel test di Bengasi con l'Atletico Madrid

Inter, Chivu cerca la squadra migliore. Nessuno in serie A ha usato più titolari
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Mancavano giusto Darmian, Palacios e Diouf, che Chivu ha schierato titolari ieri sera contro l'Atletico Madrid, nell'amichevole-gita di Bengasi, pomposamente definita Coppa della Ricostruzione, buona un po' per la cassa e un po' per la diplomazia. Gli altri 21 giocatori dell'Inter sono già stati almeno una volta titolari in una partita ufficiale (e con Pavard, poi ceduto, i titolari di stagione sono addirittura 22): il gettone di Bengasi non fa evidentemente statistica, ma giocare regala sempre condizione. Darmian capitano contro il Cholo Simeone, anche lui con una squadra zeppa di giovani e riserva (ma con Griezmann e l'italiano ex Dea Ruggeri). Alla fine vincono gli spagnoli per 4-2 ai rigori (reti di Carlos Martin e Bisseck, errori dal dischetto di Luis Henrique e Acerbi), la rivincita il 26 novembre allo stadio Metropolitano di Madrid in Champions e prima partita-verità per misurare il battito europeo della nuova Inter.

Nessun altro allenatore in Serie A ha schierato così tanti titolari, valga per tutti l'esempio di Max Allegri, che in campionato ne ha utilizzati 15 (compreso il ceduto Musah) e che arriva a 19 sommando il doppio impegno in Coppa Italia. Due vie per centrare lo stesso obiettivo, cioè trovare il più rapidamente possibile il lato migliore di se stessi. Doppio portiere per entrambi, ma se quello di Allegri è stato un obbligo (Maignan infortunato) quella di Chivu è proprio una scelta, una delle tante. Capire cioè quanto vale Pep Martinez, vista l'età del titolare Sommer e la scadenza del suo contratto a fine stagione. Chivu (e l'Inter) hanno fretta di capire se lo spagnolo può ereditare un ruolo tanto delicato in squadra, in cui in meno di altri non si può sbagliare.

Il mercato estivo ha dato a Chivu un attacco migliore di quello che aveva l'ultimo Inzaghi, come certificano anche le statistiche: tutti in campo almeno una volta dall'inizio (Bonny 1, Pio 2, Lautaro 6, Thuram 7), tutti ugualmente in gol (5 a testa i titolari, 1 ciascuno le loro giovani alternative). In poche settimane, il tecnico ha capito che non deve sconvolgere le gerarchie ma che il rendimento resta alto mixando gli attaccanti a seconda delle necessità, che si tratti di infortuni o rotazioni. Thuram (come Sommer, influenzato) non ha ovviamente partecipato al blitz in Cirenaica.

La prossima settimana, il francese capirà meglio le condizioni della coscia sinistra, di certo non giocherà a Roma, dove il vero rebus però sarà legato a Lautaro. L'argentino rientrerà dalla Nazionale solo giovedì sera, ben che vada, e Chivu dovrà decidere se mandarlo in campo già il sabato, contro la capolista giallorossa o affidarsi al tandem Pio-Bonny, tanto entusiasmo e poca esperienza.

Nella scelta potrebbe pesare il precedente di settembre, quando, in analoga occasione, Lautaro fu il peggiore nerazzurro contro la Juventus, al rientro dal Sudamerica (stavolta il ritorno sarà da Miami, giusto qualche ora di aereo in meno).

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