Inter con i nervi Champions tra Var, nonnismo e Icardi

Furia Marotta su Abisso, già contestato dal club a Firenze: «Danno irreparabile, spero non sia letale per gli obiettivi»

Inter con i nervi Champions tra Var, nonnismo e Icardi

La rabbia per l'ingiustizia subita a Firenze non passa in una notte e durerà a lungo. «È un danno irreparabile, perché è arrivato a fine partita: quei 2 punti non ce li ridarà nessuno», tuona Marotta, preoccupato come tutta l'Inter per il volto che la classifica ha poco alla volta assunto (da +8 e +9 su Milan e Roma alla fine dell'andata, al rispettivo +2 e +3 di oggi, 6 partite dopo) e spinto a mettere in discussione l'utilizzo del Var, come tutti quelli (tanti) che in queste due stagioni hanno subìto ingiustizie palesi. «Davanti a una situazione del genere, dove si confonde l'oggettività con la soggettività, rimango basito e deluso per come viene usato questo strumento», l'epitaffio al pareggio-sconfitta dopo le lamentele espresse all'arbitro negli spogliatoi di Firenze.

Tant'è, indietro non si torna e l'Inter ora può soltanto lamentare il credito e (forse) per un giorno provare a smorzare i toni del vero caso che rischia di devastarne la stagione. Wanda Nara dalla postazione tv ha raccontato di un marito quanto mai gravemente infortunato («un nostro amico medico ci ha chiesto come Mauro possa giocare con un ginocchio così»), dando il via a mille illazioni. Una cosa però va detta con chiarezza: l'ammutinato Icardi non deve essere operato. Il suo ginocchio destro non è diverso da quello di tanti professionisti dello sport che convivono con acciacchi e infiammazioni e niente lo testimonia meglio delle 28 partite giocate dall'allora capitano sulle 31 disputate dall'Inter fino al momento della degradazione: 3 assenze su 31, una per un risentimento muscolare e 2 per turnover. Icardi non ha giocato le ultime partite e non giocherà le prossime perché è in rotta col mondo Inter. Il club non prevede al momento alcun consulto con specialisti stranieri e nemmeno una nuova risonanza: quella della scorsa settimana ha detto chiaramente che non c'è nulla di grave e soprattutto di diverso dallo scorso mese di agosto. Altro discorso invece se Icardi deciderà di farsi visitare a Barcellona o altrove per cercare di rendere credibile il suo male e il suo comportamento. Pezze giustificative che potrebbero servirgli anche in caso di un contenzioso legale, che al momento non si può escludere.

C'è piuttosto da aggiungere che nel momento in cui dovesse decidere di scendere dall'Aventino (accadrà mai?), Icardi avrà bisogno di altre 2/3 settimane per ritrovare la condizione smarrita. Nel suo menù giornaliero ad Appiano dal 14 febbraio in avanti ci sono solo fisioterapia, cyclette, palestra, niente pallone, nessun vero lavoro aerobico: ce n'è abbastanza per immaginarlo lontano da una forma accettabile.

A riguardarlo, il gesto di Perisic che smorza l'esultanza di Politano è talmente brutto che l'ammutinato Icardi finisce per strappare un po' di simpatia anche al più critico dei suoi censori.

Per lui, di questi tempi l'aria di spogliatoio dev'essere davveropesante, più di quanto si potesse immaginare prima di quell'atto di nonnismo di un veterano verso una spina. Anche per questo e al di là delle parole, Marotta al momento non ipotizza di presentare alcuna offerta di rinnovo alla famiglia Nara. C'è da salvare la stagione.

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