
Nessuna sconfitta per le quattro italiane, questa è già una notizia ma decisamente superficiale. Perché qualunque analisi deve tenere conto delle avversarie ed è certo, ad esempio, che lo Slavia Praga per l'Inter non ha avuto lo stesso peso del Villareal per la Juventus, mentre si prevedevano le difficoltà dell'Atalanta contro i belgi del Bruges infatti superati all'ultimo minuto, il Napoli ha battuto lo Sporting Lisbona grazie a due ultimi acquisti, Hojlund ha preso il posto dell'infortunato Lukaku e De Bruyne ha smentito quella manica di zatteranti e ignoranti di football che fino a mercoledì pomeriggio sostenevano come il belga fosse un problema per la squadra campione d'Italia, fuori condizione e inopportuno nello schema di Conte. Questo passa il convento di chi parla e scrive di calcio da orecchiante, come un qualsiasi influencer, De Bruyne è un campione sicuro, da champions e da serie A, il resto è fuffa. Lo stesso si può dire di chi insulta Tudor per i continui pareggi e propone, al posto del croato, Roberto Mancini passato però alla cronaca per i 18 pareggi (13 soltanto nel girone di andata) ottenuti alla prima stagione con l'Inter.
In vista di Juventus-Milan sono chiare le fatiche bianconere per deficienza di organico, broccaggine (è doveroso ripristinare questo sostantivo di alcuni juventini, David capo del corteo, oltre al mistero buffo di Koopmeiners destinato ai robivecchi, di contro Rabiot e Allegri avranno qualche pendenza e sospeso da riscuotere a Torino. Bene, dunque, il Napoli che recupera vitamine dopo la batosta di San Siro, bene l'Atalanta, anche se in affanno con i belgi, regolare l'Inter sui cechi di Praga, fa notizia il pari del Manchester City a Monaco, due gol di Haaland (che in coppa, tra Borussia Dortmund e Manchester ha realizzato 56 reti su 56 presenze!) ma fa scoop la sconfitta del Liverpool a Istanbul contro il Galatasaray con il gol di Osimhen, da registrare il momento dorato di De Zerbi che ha liquidato con 4 gol l'Ajax dopo aver battuto Strasburgo e Paris St Germain. Proprio i campioni d'Europa sono andati a vincere a Barcellona, per Luis Enrique è stato il classico ritorno a casa da traditore. La novità è il Qarabag a punteggio pieno, dopo avere battuto Benfica e Copenaghen il club azero può essere l'imprevisto jolly, le tre prossime partite con Bilbao, Chelsea e Napoli daranno risposte. Arbitraggi senza grandi polemiche, in Europa si dirige e si fischia in modo diverso, se non opposto, rispetto ai campionati nazionali eppure la disciplina è sempre la stessa.
Il supercomputer Opta ha già cambiato parere, cioè percentuali, sulle candidate alla vittoria finale, la nuova graduatoria prevede in testa l'Arsenal
con il 18% di probabilità, al secondo posto il Liverpool che scende al 14,7%, seguono Psg, City, Bayern, Barcellona, Real Madrid, Chelsea, Newcastle. All'undicesimo posto spunta l'Inter. Cerchiamo di smentire l'algoritmo.