La Juve riempie le casse ma ha la difesa a pezzi. Che rischio il Caceres-ter

Bonucci e Chiellini out, in campo l'uruguaiano È l'unico arrivo a fronte di 50 milioni incassati

La Juve riempie le casse ma ha la difesa a pezzi. Che rischio il Caceres-ter

«Ci sono anche gli altri», dice Allegri. «E ci vuole rispetto per il lavoro: vincere è un qualcosa di straordinario, non la normalità». Alla Juventus, però, funziona in maniera diversa rispetto alle altre piazze: il tecnico livornese lo sa perfettamente, ma altro non può dire nel momento in cui la sua squadra è stata eliminata dall'Atalanta nei quarti di finale di Coppa Italia. Detto fuori dai denti, il primo vero buco nell'acqua della sua gestione. Può capitare, certo che sì, specie avendo già trequarti di scudetto vinto: l'ottavo di fila per la Signora, il quinto per lui. A Torino però nessuno si accontenta mai, lo scudetto rappresenta più o meno la normalità e la Champions un'ossessione: «Quando sono arrivato, c'era la preoccupazione di non riuscire a battere il Malmoe la rivendicazione del tecnico toscano - Adesso si è perso l'equilibrio: ci sono sette-otto squadre che possono andare in semifinale, ma ci arriveranno solo in quattro. Da quel che sento in giro, la Juventus è già una sicura finalista: noi invece dobbiamo vincere il campionato e provare a fare altrettanto in Europa, come è nel nostro dna. Non è però che, con l'arrivo di Ronaldo, tutto sia scontato».

Il ko di Bergamo docet, per di più. E stasera, contro il Parma (cinque vittorie e altrettante sconfitte fuori casa, finora), non sarà ammesso altro risultato che non sia la vittoria pur avendo 11 punti di margine sul Napoli. Impossibile, essendo la Juve, accontentarsi di gestire il vantaggio. E quasi impossibile lasciare seduto CR7, annunciato dallo stesso Allegri tra gli undici insieme al rientrante Mandzukic. In coppia con Rugani (Chiellini ne avrà per 10-15 giorni, Bonucci e Barzagli sono ai box) e davanti a Perin, giocherà anche Caceres, atteso al suo terzo esordio in bianconero. Lui presente nella lista Champions, dove manca il convalescente Cuadrado. Caceres unico rinforzo del mercato appena concluso: tanti aspettavano il colpaccio, in realtà ci si è dovuti frenare. Incassando, semmai. Perché, dopo il matrimonio (esoso) con il portoghese, la Juve deve anche badare a riportare i conti in ordine: ecco allora che sono arrivati gli 8 milioni (più due di bonus) per Benatia, i 18 mal contati per Sturaro (1,5 di prestito fino a giugno, più 8,5 fissi ed eventuali altri otto di bonus) e i 20 per Audero. A giugno magari si ripartirà con effetti speciali, adesso non era possibile. Nel frattempo, bisogna tornare a calcio come si deve per avvicinarsi nel migliore dei modi alla doppia sfida contro l'Atletico Madrid: «Il calcio è più semplice di quanto si voglia fare intendere. Con la Lazio abbiamo vinto, mentre a Bergamo si è perso lo stesso tipo di partita. Non è che ci siano problematiche particolari o che siamo in crisi. A Roma abbiamo sbagliato cinquanta palloni, a Bergamo uguale: però nel primo caso ci è andata bene perché non abbiamo subìto il 2-0, nel secondo ci è girata male».

Va così, in effetti. Perché, alla fine, conta solo il risultato: «Giocare bene è la cosa più semplice al mondo, ma tra il farlo bene e vincere c'è tutta la differenza del mondo. È come correre i 100 metri in 9 e 99 o in 10 secondi».

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