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"Ci sarà una tutela risarcitoria..." Perché può cambiare la classifica

Maietta, membro del Consiglio di garanzia del Coni, è stato chiaro su Juventus-Napoli: "Il Tar potrebbe avere una tutela risarcitoria nei confronti del ricorrente e potrebbe dunque esserci la ripetizione della partita"

"Ci sarà una tutela risarcitoria..." Perché può cambiare la classifica

La Corte d'Appello della Figc si è espressa negativamente nei confronti del ricorso del Napoli e dunque permane il 3-0 in favore della Juventus e il meno uno in classifica comminato al club azzurro. La società di Aurelio De Laurentiis ha però già affermato che farà ulteriore ricorso ma nel contempo rischia un deferimento con apertura di nuova indagine. Secondo Angelo Maietta, però, membro del Collegio di garanzia del Coni, il Napoli ha buone chance di vedere ribaltata la situazione in suo favore.

Ecco le sue parole ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: "Gli atti dell’ordinamento sportivo sono atti amministrativi e quindi sono impugnabili. Il Tar potrebbe avere una tutela risarcitoria nei confronti del ricorrente. Quindi potrebbe esserci la ripetizione come forma risarcitoria", questo il pensiero di Maietta che ha poi continuato: "Una volta presentato il ricorso e passati 15 giorni, il Collegio si pronuncerà entro 5 giorni per valutare se la Corte d'Appello ha operato in termini di legge. Gli organi di Giustizia Sportiva hanno il potere di mitigare le sanzioni, che sia sul punto di penalizzazione o sul 3-0 a tavolino ma questo dipende dagli elementi prodotti".

Partita ancora aperta

La Corte d'Appello della Figc nei giorni scorsi ha rigettato il ricorso del Napoli con una motivazione pesante: "Il fine ultimo dell’ordinamento sportivo è quello di valorizzare il merito sportivo, la lealtà, la probità e il sano agonismo. Tale principio non risulta essere stato rispettato, nel caso di specie, dalla Società ricorrente, il cui comportamento nei giorni antecedenti quello in cui era prevista la disputa dell’incontro di calcio Juventus-Napoli, risulta, teso a precostituirsi, per così dire, un ‘alibi’ per non giocare quella partita".

Il club ha da subito mostrato sdegno per questa sentenza e anche l'avvocato del club Grassani, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, ha respinto le pesanti accuse: "Le motivazioni scritte hanno fortemente indignato tutto l'ambiente societario e non condivido assolutamente e mai mi sarei aspettato queste motivazioni in una sentenza di secondo grado. Qui la sentenza di secondo grado ha ricavato un quadro ancora più grave rispetto a quello illustrato dal giudice sportivo. Sono state parole pesanti, che non si conciliano con lo spirito con cui la SSC Napoli ha affrontato quel weekend. In nessun ambito la SSC Napoli, da quando c'è De Laurentiis, si è mai comportata come si sente dire: slealtà sportiva, preordinazione e gli altri sono termini che non ci appartengono".

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