Kakà alla Pirlo la strana idea di Allegri rinviata al 2014

Kakà alla Pirlo la strana idea di Allegri rinviata al 2014

É un vecchio pallino di Max Allegri. E appena i riflettori si sono spenti su di lui e su Ricardino Kakà, ecco che l'idea ha preso forma nell'amichevole di sabato sera a Berna. Kakà centrocampista è una trovata fuori ordinanza di Allegri che ha il pallino di cambiare ruolo ai calciatori (Constant arrivato centrocampista e trasformato in terzino, De Sciglio utilizzato come centrale, Emanuelson portato a fare il tre-quartista, Boateng battezzato tre-quartista da medianaccio, Pirlo spostato a sinistra con l'arrivo di Van Bommel). Allegri fu il primo a parlarne, qualche tempo fa appena venne alla ribalta la notizia di un possibile ritorno di Kakà a Milanello. «Potrei utilizzarlo davanti alla difesa» disse e provocò un diluvio di polemiche. “Ma figurati!“, “non capisce niente!“ i commenti più favorevoli. Adesso, al ritorno da Berna, dopo aver apprezzato qualche bel lancio (peccato che finito sui piedi di Matri) e la prima esibizione di Kakà alla Pirlo, i critici più severi han cominciato a innestare la marcia indietro. Beh, forse... «Mi avevate preso per matto» è la chiosa dell'interessato che naturalmente pensa a una eventualità del genere sistemata nel futuro e alle seguenti condizioni.
Prima condizione: per valorizzare Saponara che comincia a muovere i primi passi nel Milan e quindi ha bisogno di giocare e di giocare al fianco di qualche altro campione. Un conto è infatti fare gol, spettacolare, a Berna e un conto è vincere la concorrenza del campionato italiano. Seconda condizione: migliorare la qualità del centrocampo da sempre sotto accusa e nel quale solo Montolivo è in grado di migliorare la fattura del gioco. «Adesso dobbiamo provare a risollevarci e a vincere qualche partita» è la frase di Allegri che mette fine alle indiscrezioni e che conferma la volontà, precisa, di puntare tutto sul rilancio in classifica (sabato prossimo col Genoa) e provare l'impresa a Glasgow, svincolo decisivo della qualificazione in Champions league.

La traiettortia professionale di Kakà può somigliare, in modo suggestivo, a quella fatta da Pirlo proprio nel Milan: con Ancelotti in panchina, si decise di arretrare Pirlo al posto di Albertini (partito per Barcellona) spalancandogli una carriera da Pallone d'oro.

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