La stagione di Andrea Iannone di fatto continua a deludere. I numeri parlano chiaro: 28 punti in 9 gare e il 16esimo posto nel Motomondiale. E dopo questi risultati deludenti arriva lo sfogo del pilota: "Sicuramente questa è la pausa più difficile della mia vita. Come sempre continuo a fare il mio lavoro e ad allenarmi tutti i giorni, mattina e pomeriggio, e poi passo le giornate a casa a riposarmi un po’ dalla stanchezza accumulata. Quando ci tieni ad avere dei risultati e fai comunque fatica a ottenerli, la situazione ti pesa, ed è inevitabile che comunque, a me non faccia piacere – sono state le parole di Iannone a Sky Sport – Queste sono lezioni di vita importanti, che ti fanno riflettere tanto, e sono comunque felice di essere in questo momento come sono, anche se soffro cerco di reagire ogni giorno e di non perdere di mira il mio obiettivo che è quello di portare la Suzuki al vertice e ad avere la competitività che tutti desiderano”. Iannone ppi spiega che dietro questa carenza di risultati ci sono soltanto motivi tecnici e non legati al suo temperamento: "Lo scorso anno la Suzuki poteva fare affidamento su un regolamento diverso con meno vincoli. La moto ha una base buona e può diventare competitiva, purtroppo al Sachsenring sono finito a terra, ma ho cercato di portare a casa il massimo risultato. In Ducati sono arrivato nel 2013 avendo più problemi rispetto ad oggi – ricorda The Maniac – per certi aspetti è come ripetere un cammino già percorso. Di conseguenza non sono più di tanto preoccupato anche perché credo nella mia squadra e nelle persone che mi circondano”.
Infine lancia un messaggio chiaro a Kevin Schwantz che lo ha attaccato sui giornali negli ultimi tempi: "L’ho sempre stimato Kevin. Lui può dire tutto ciò che pensa. Al suo posto avrei preferito mi parlasse in faccia, come fa un padre col proprio figlio, confrontandosi”.
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