Roma - Uno stadio riempito come fosse un mercoledì da Champions, una scenografia, quella della Curva Nord, da scudetto. Alla Lazio però sono tremate le gambe. I biancocelesti non sono andati oltre lo 0-0 in casa contro il Verona nel recupero della diciassettesima giornata di campionato, fallendo il sorpasso all'Inter. La squadra di Inzaghi resta così al terzo posto, a -4 dalla capolista Juventus. Significativo l'ultimo cambio scelto dal tecnico biancoceleste: vista l'assenza di Correa, Inzaghi non aveva un vero giocatore offensivo in panchina (tolto il giovane Adekanye) e ha così scelto di inserire Parolo per lo sfinito Caicedo, avanzando Milinkovic. Forse anche un messaggio alla società che a gennaio non lo ha accontentato acquistando un attaccante.
Il primo applauso della serata, comunque, lo strappa la curva laziale che, approfittando del fatto che si giocasse di sera, ha realizzato una bellissima immagine di un'aquila in volo solo grazie alla luce dei cellulari. La Lazio, che in questa stagione ha sempre sofferto il doppio impegno (la squadra di Inzaghi ha fatto una pessima figura in Europa League, cominciando a vincere in campionato quando il percorso europeo era compromesso), si dimostra pimpante in avvio, ma fatica comunque a creare vere e proprie occasioni da gol. La prima, infatti è del Verona al 17', con Strakosha che si esalta su un tiro insidioso di Miguel Veloso. Col passare dei minuti i biancocelesti si dimostrano tanto volitivi quanto però poco precisi nell'ultimo passaggio. Solo al 21', infatti, i padroni di casa sfiorano il vantaggio, quando Immobile spreca calciando addosso a Silvestri. Un quarto d'ora dopo il portiere del Verona compie un vero miracolo su una conclusione da fuori di Luis Alberto e viene salvato dal palo al 45' (sempre su tiro da fuori dello spagnolo), ma per il resto di emozioni ce ne sono poche.
Nella ripresa, benché spinta dai cori incessanti dei tifosi, la Lazio è calata, dando anche l'impressione di essere un pizzico troppo leziosa: Leiva ha sbagliato un paio di colpi di tacco nella propria metà campo, Immobile uno stop non troppo difficile che lo avrebbe messo solo contro Silvestri. L'unico a dimostrare la giusta tigna è stato Luis Alberto, tanto sfortunato nella ripresa quanto lo era stato nel primo tempo (altro palo colpito al 64'). Spento anche Milinkovic, che, ammonito, dovrà saltare la prossima partita che i biancocelesti giocheranno a Parma (non ci sarà nemmeno Radu, anche lui per squalifica).
Per il Verona un pareggio importante, che permette alla squadra di Juric
di andare a -1 dal sesto posto, condiviso da Cagliari, Parma e Milan. E di continuare a sognare. E chissà che non lo continui a fare anche la Lazio (a +11 da Roma e Atalanta quarte), anche se il treno scudetto va veloce.
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