Milano Altro che affaticamento: Lautaro Martinez si è infortunato con la nazionale e salterà almeno 3 partite con l'Inter. Tanto perché l'ex ammutinato Icardi possa rientrare in gruppo, ma non ancora abbastanza perché possa giocare titolare contro la Lazio, domenica sera.
Gli esami strumentali hanno diagnosticato uno stiramento al retto femorale della coscia destra di Lautaro (uscito a inizio ripresa contro il Marocco), non grave ma sicuramente serio, da non sottovalutare. Per 15 giorni non si scherza e tanto meno si gioca: niente Lazio, Genoa e Atalanta. Se ne riparlerà, se tutto va bene, per il 14 aprile a Frosinone. Per quel giorno (e magari anche prima) Icardi sarà però tornato in condizione e presumibilmente anche titolare, così il giovane Toro nerazzurro rischia di finire la stagione come l'ha vissuta quasi per intero fino all'ammutinamento del suo amico Mauro: ai margini del gruppo.
Fatti i conti: un peccato per lui, ma forse più ancora per l'Inter, che ha 2 mesi per capire se ha già in casa il centravanti del futuro. Il derby, ma non solo, ha lasciato intravedere scampoli di campione su cui forse varrebbe la pena investire: per questo Spalletti dovrà essere bravo a non lasciarlo da parte come aveva fatto fino all'ammutinamento di Icardi. Da qui al 26 maggio, l'Inter si gioca anche così uno spicchio di futuro, non solo inseguendo l'imprescindibile qualificazione Champions.
Contro la Lazio (sempre incerto Nainggolan, il vero flop dell'anno nerazzurro), titolare in attacco dovrebbe essere Keita, in condizioni presumibilmente migliori (è stato anche lui in nazionale) di quelle pessime mostrate al rientro il 14 marzo contro l'Eintracht. Per Icardi, che non gioca dal 9 febbraio a Parma (ultimo gol su azione il 2 dicembre) e ha cominciato ad allenarsi a tempo pieno solo da una manciata di giorni, dopo averne passati 40 sull'Aventino, ben che vada ci saranno il ritorno tra i convocati e un posticino in panchina. Un girone fa, all'altezza della sfida di andata proprio contro la Lazio, l'allora capitano giocò forse la migliore partita della stagione (segnando 2 dei 3 gol dello 0-3 nerazzurro) e con lui la squadra, dopo quella sera seconda il classifica a pari punti col Napoli.
Fu proprio sulla spinta emotiva di quella partita che a casa Nara e poi in tv cominciarono i confronti con i guadagni di Higuain, la richiesta di un nuovo contratto (con quello in corso, in scadenza 31 mesi dopo), i post provocatori, le ripicche che hanno portato alla rottura di febbraio.
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