Partite come quella con il Barcellona lasciano tante sensazioni differenti. Su tutte la consapevolezza della propria forza. Perché se è vero che i catalani hanno giocato meglio, costruito di più e avrebbero potuto vincerla, è altrettanto vero che l'Inter ha saputo tenere testa ai fenomeni blaugrana ed è stata capace di reagire allo svantaggio riuscendo ad agguantare il pari allo scadere, nell'ormai consueta zona Inter. C'è l'orgoglio del presidente Steven Zhang, sbandierato via social network, e la certezza che il cammino in Champions sia tutto nelle mani dell'Inter. Basta non perdere a Londra con il Tottenham e battere il Psv a san Siro per assicurarsi la qualificazione al di là degli altri risultati.
Ma la sfida di San Siro ha lasciato anche altre certezze e sollevato alcuni dubbi dal punto di vista tecnico. L'avversario top ha portato alla ribalta un giocatore su tutti, davvero insostituibile, e un altro, inaspettatamente, di cui in questo momento si può fare a meno. Il perno di questa Inter è senza dubbio Milan Skriniar. Ancora una volta il difensore slovacco è stato ai limiti della perfezione, nonostante di fronte avesse un mostro come Luis Suarez. In questa prima parte di stagione Skriniar ha fatto vedere tutto il suo valore. Attento in marcatura, bravo ad impostare, solido e roccioso. «Quanto vale, 100 milioni? Fossi il Real Madrid o il Barcellona verrei con 120 o 140 milioni, il resto mancia», ha detto Spalletti. Probabilmente esagera il tecnico, ma Skriniar è al momento uno dei centrali più in vista e ambiti d'Europa. E pensare che quando l'anno scorso l'Inter lo prese dalla Sampdoria in molti storsero il naso.
Ma se c'è chi brilla, c'è anche chi ha deluso. Radja Nainggolan con il Barça è stato pressoché un fantasma. Mai nel centro del gioco, mai un'accelerazione, nemmeno un'azione delle sue. Ha l'alibi dell'infortunio da cui ha appena recuperato ma in questo momento molto meglio Borja Valero che, non a caso, quando è entrato ha cambiato la squadra. Ha bisogno di tempo il belga e l'Inter può permettersi di aspettare il vero Ninja.
Del resto Spalletti non lo ha quasi mai avuto a disposizione ma l'Inter è comunque seconda in campionato e in corsa in Champions. Quando il suo acquisto estivo più prestigioso sarà in forma, allora l'Inter potrebbe davvero fare il salto di qualità che cerca.
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