L'Inter ritrova Icardi e la vittoria

Decide l'argentino dopo l'espulsione di Melo. Nerazzurri meglio in dieci: per una notte soli in vetta

L'Inter ritrova Icardi e la vittoria

Uno a zero e tre punti, come ai bei tempi.

Note a margine: Icardi segna, Melo espulso salta la Roma, l'Inter per 24 ore è prima in classifica. Appunto su cui meditare: come a Palermo meglio in dieci, fuori Murillo c'era stata grande reazione, come ieri sera al Dall'Ara dopo un'ora abbondante abbastanza vergognosa.

Mancini non rinuncia a Icardi, in sostanza nei giorni precedenti gli ha dato una sveglia, Ranocchia in mezzo con Miranda, sugli esterni tornano Santon e Juan Jesus, insomma è la grande restaurazione. Unica variante Ljajic dal primo minuto e Jovetic in panca assieme a Guarin, Medel e Palacio. Meglio? No, affatto, il primo tempo scivola via in una noia mortale, non tira in porta l'Inter e non tira in porta neppure il Bologna. Dietro nonostante tutto si zoppica, confusione in mezzo, gran movimento in avanti con la palla che gira in orizzontale fino a quando esce in fallo laterale, o rimbalza casualmente su qualche gamba, e tutto questo potrebbe passare in second'ordine se ci fosse almeno ritmo. Invece l'andamento è da calcio all'ora della digestione. Ljajic e Kondogbia hanno gli occhi puntati addosso ma non sono turbati da tanta attenzione, prendono la palla, partono in dribbling e quando la rigiocano siamo al punto di partenza, metro più, metro meno.

Possibile che Mancini non abbia chiesto di far vedere qualcosa? Cosa devono fare i giocatori dell'Inter quando hanno la palla fra i piedi? E gli altri che non fanno movimento e se l'aspettano addosso?

Icardi è dentro perchè il Bologna sembra la squadra ideale per sbloccare un centravanti in crisi d'astinenza, 14 reti subite, zone bassissime della classifica, per qualcuno già retrocessa. In effetti ci si chiede come potrebbe mai riuscire a fare un gol, non tanto all'Inter quanto in generale. Poi Ferrari va via palla al piede, semina il panico al limite dell'area di Handanovic e quando si libera per il tiro deve entrare in scivolata Santon per evitare che il Bologna faccia perlomeno il primo e unico tiro in porta dei primi quarantacinque minuti. Non c'è motivo di aspettarsi niente di buono da questa Inter, anche se sette sulle dieci giocate finora, le ha chiuse senza reti durante il primo tempo, si dice che sia un diesel e ci metta un po', ma è una spiegazione credibile?

Forse. Al terzo della ripresa Icardi gira un centro di Ranocchia, debole e centrale, poi Perisic la mette in mezzo all'area e Da Costa esce in tuffo. Adesso ogni tanto si tira in porta, Rizzo, Brozovic, niente di speciale ma siccome è l'unico modo che si conosca per fare gol, è perlomeno incoraggiante.

Il Mancio non cambia, Delio Rossi che aveva parlato di Davide contro Golia un po' si vergogna. Al quarto d'ora arriva la scossa, Melo, già ammonito all'8' per fallo su Rizzo, si prende il secondo ancora su Rizzo, a dir poco esagerato. In sostanza non si è mosso, Rizzo gli è piombato addosso. Salta la Roma, Inter in dieci, adesso si fa interessante, anche se il Mancio l'espulsione proprio non la digerisce. Sembra che Banti ci si diverta, solo una sensazione.

Poi al

22' e 10“ Perisic taglia sulla sinistra per Ljajic, liscio clamoroso di Ferrari, palla a Icardi che sblocca e si sblocca. I 5' di recupero sono un'esagerazione come Handanovic che al 4' di recupero fa il miracolo su Destro.

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