Il maghetto Della Valle, 28 punti, record in azzurro, la solidità di Brooks (16), un valore aggiunto per davvero. Sembravamo oppressi dall'afa, ma poi Azzurra, sempre bassa e tenera è uscita alla grande, spezzando la resistenza polacca, vincendo bene (101-82), ritrovando quella che cercava da Aradori (16), Datome, Melli, Cinciarini. Via così sulla via della seta che porta in Cina. Serviva vincere, serviva sentirsi di nuovo vivi dopo gli scivoloni con Croazia e Olanda. Speriamo sia questo il sole intorno a cui girare.
Ogni rosario è buono nella cattedrale di Bologna per l'Italbasket che un po' convince, se tira bene, e un po' soffre come giusto per un movimento che sembra una rana delle favole. Si gonfia, scoppia, ma fortunatamente rinasce e ieri intorno ad Azzurra tenera c'erano i credenti, nel giorno degli abbracci in lega fra il presidente Petrucci e il Bianchi che sembra solido, dopo aver portato a casa con Aloi il matrimonio con la Turkish Airline che già sostiene l'eurolega.
Ci vuole orecchio per stare dietro a questa Italia nei primi due quarti a difese aperte e troppi brindisi col tiro da 3:10 gli azzurri, 4 Della Valle, 3 Aradori; 9 i polacchi con Slaughter, il naturalizzato che gioca al Villeurbanne, imprendibile per una difesa col piumino. Parità dopo 10' (25-25). Felici per l'esordio di Jeff Brooks, concreto, altruista, 3 su 3 al tiro in 7'. Panico sul quintetto inguardabile scelto da Sacchetti per l'inizio del secondo quarto dove solo Aradori vede la luce mentre Abass, Cinciarini, Melli e Brian, figlio di Meo, sembrano esposti al vento e non è certo colpa loro. Torna Brooks, torna Della Valle, torna tutto e a metà gara il 54-52 porta sollievo, anche se si danza sul filo del rasoio felici per aver riscoperto Della Valle (14 p.), ancora più felice Bologna per il suo Aradori da 16.
Basta stringere i bulloni in difesa lasciando 13 punti ai polacchi, tenendo Slaughter, il genietto di Louisville (4 punticini), per trovare aria più fresca nella canicola anche se al Palazzo si respira bene: 73-65 dopo 30' anche sfidando ogni legge con una banda bassotti dove Abass e Cinciarini trovano anche qualche applauso come le ragazzine campioni d'Europa festeggiate nella cattedrale.
Quattro minuti di semibuio (3 punti), gambe pesanti e mani bagnate, a meno 5' 76-71. Brivido, ma ci pensa Della Valle col 20° punto. Poi Cinciarini e Datome e ancora Della Valle. La vittoria come tonico, senza spaventarsi se l'Ungheria che incontreremo lunedì a Debrecen ha vinto in Olanda.
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