Derby di Madrid a Lisbona, finale di Champions tra Real e Atletico, la Spagna ribadisce di essere assoluta protagonista del football europeo e mondiale. Colpo grosso dell'Atletico di Simeone che sbanca 3 a 1 il tavolo di Mourinho, lo special no one vede sfumare il sogno di giocare la finale della sua vita in Portogallo contro la sua ex ultima squadra. Dopo il trionfo del triplete con l'Inter, la sua avventura europea è stata sempre interrotta prima della finale.
Partita perfetta degli spagnoli, compatti in difesa davanti a un superbo Courtois e micidiali nelle combinazioni veloci di contropiede.
Il Chelsea ha pensato di giocarsi facilmente l'avversario andando in vantaggio con Torres che ha chiesto perdono ai suoi ex tifosi, era il minuto trentacinque del primo tempo e sembrava davvero che la storia magnifica dell'Atletico si concludesse in Inghilterra.
Ma la fame e la rabbia di Simeone trasmesse a tutto il gruppo hanno sfinito i londinesi e rilanciato i "materassai" di Madrid che già si erano presentati con un clamoroso traversa palo di Koke, il pareggio di Adrian Lopez è arrivato a tre minuti dalla conclusione della prima frazione.
Migliore il football degli spagnoli, presenti e attenti ovunque mentre il Chelsea ha avuto episodi di calcio e altri di smarrimento totale, soprattutto a centrocampo dove Mourinho ha osato rinunciare al talento di Oscar piazzando David Luiz, combattente ma con piedi improbabili.
Sul pari Mourinho ha voluto poi richiamare Cole per inserire Eto'o e dunque sbilanciando l'assetto della squadra. Il gol champions lo ha firmato Diego Costa su calcio di rigore fischiato da Rizzoli per fallo proprio di Eto'o sull'ispanobrasiliano che, quasi sicuramente, passerà al Chelsea il prossimo anno nell'affare Courtois.
Chelsea a terra e tenuto su soltanto dal cuore, Atletico spietato al terzo gol del turco Andran Turan.
Il risultato premia la squadra che meglio ha giocato, nel totale delle due partite. Premia la capolista della Liga, dato non marginale che è stato invece trascurato dalla maggior parte di opinionisti, addetti ai lavori e pensatori vari. Se l'Atletico è in testa in un torneo dove Messi e Ronaldo, Barcellona e Real Madrid comunque esistono e resistono, significa che il lavoro di Diego Simeone è stato eccezionale e trova la sua esaltazione nell'arrivo a Lisbona.
Josè Mourinho è il grande sconfitto, dopo Pep Guardiola, di questo giro di Champions. La loro docenza non è certo finita ma, come ha detto Carlo Ancelotti dopo il trionfo in Baviera, il football non morirà mai e il football delle due squadre di Madrid ne è la fotografia migliore. Il resto è soltanto polvere di stelle.
Mourinho comunque andrà a Lisbona, non allo stadio Da Luz, ma in vacanza.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.