Marquez fa un 13 da record. A Vale il mondiale degli altri

Non solo Marc. Il fratellino Alex vince il suo primo titolo in Moto3. E già si sogna la battaglia in famiglia. Rossi, lezione a Lorenzo

Marc Marquez tallonato da Valentino Rossi durante il Gp di Valencia
Marc Marquez tallonato da Valentino Rossi durante il Gp di Valencia

Una questione tra famiglie. Il motomondiale che va in archivio può essere riassunto così. Valencia è la sintesi perfetta di questa stagione. Una famiglia naturale e vincente, i Marquez, e una professionale e battuta, la Yamaha. Il finale per il sodalizio spagnolo assume contorni storici per la vittoria numero tredici di Marc Marquez che batte il record di Mick Doohan, dodici. Nello stesso giorno il fratello minore, Alex vince il suo primo titolo in Moto3. Due fratelli campioni del mondo nella stessa stagione è storia. Alex dice: «Mi ha insegnato a divertirmi, anche se qualcuno pensava che fossi qui solo perché ero il fratello di Marc». Il quattro volte campione del mondo ammette: «Ho fatto fatica a concentrarmi, stavo festeggiando a un quarto d'ora dal via della mia gara. Una domenica bellissima per la mia famiglia».

E ora per Alex il futuro si chiama Moto2, ma è solo una tappa verso il grande salto. Perché la Honda gli ha promesso di fare subito un test con la MotoGP, il premio per chi fosse riuscito a vincere il titolo Moto3. E vedere i due Marquez insieme nella classe regina è più vicino di quanto si pensi. Alex non ci casca: «Non voglio pensare a cosa accadrà». Molti dicono che sia il solo che può mettere fine al dominio di Marc.

Se c'è uno che non è d'accordo è Valentino Rossi, che vive sotto il tetto di casa Yamaha con Jorge Lorenzo. Rispetto ai Marquez, la convivenza è buona ma non idilliaca. Perché il Dottore si è preso il secondo posto, che significa vicecampione del mondo, ma soprattutto si è messo alla pari del compagno. E il weekend di Valencia è stato soprattutto una sorta di prove generali su quello che potrà accadere nel 2015. Nella pole Vale gli si mette a ruota, fa il tempone e lo butta in seconda fila. Il maiorchino s'innervosisce, il Dottore se la ride. Soprattutto in gara: Lorenzo va in tilt, azzarda le gomme rain, disperazione in una gara anonima, e si ritira.

Rossi spiega: «È stata anche una lotta psicologica e sconfiggerlo a Phillip Island e metterlo in difficoltà qui è stato importante». Per tutta la stagione una continuità di rendimento eccezionale «da decimo titolo mondiale, se non ci fosse stato un fenomeno come Marc», riconosce Livio Suppo, team principal Honda. Vale ci crede, quello è l'obiettivo: «Siamo forti, vogliamo fare ancora meglio». Resta un gradino da salire, l'obiettivo è dichiarato. Sarà lotta a tre, quasi alla pari, come ha raccontato la seconda metà di questo campionato (Lorenzo 166 punti, Rossi 154 e Marquez 137 ma con il titolo già in tasca). Marc resta un gradino sopra come ammette Rossi: «Ha vinto lui 13 a 2», contando le vittorie. Ma non molla: «È tra le mie dieci stagioni migliori.

E farò altre annate così». A partire dalla prossima, quando la famiglia Yamaha proverà a dare un dispiacere alla semi monarchia su due ruote dei Marquez, prima che la questione diventi solo affare loro. Non manca tanto, aspettando Alex.

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