C'è la Ferrari che passo dopo passo cerca di confezionare una monoposto all'altezza del blasone o per lo meno all'altezza di un avvio di stagione come si deve che faccia dimenticare quello del 2012. E c'è altrove un team molto über alles che cerca di tornare all'antico blasone quando erano frecce d'argento e sorci verdi per gli altri. Solo che la Mercedes, con la testa a Stoccarda ma il cuore F1 in Inghilterra, più che un team unito pare una seduta del parlamento europeo: cioè, sull'asse Brackley-Stoccarda si litiga. Ma prima le faccende nostre.
La Ferrari ha annunciato che il 5 febbraio, in quel di Jerez, sarà Felipe Massa ad avere l'onore e l'onere di testare la nuova Rossa svelata solo pochi giorni prima a Maranello, il primo febbraio. Poi un assaggio di una giornata per lo spagnolo che non è Alonso ma l'altro iberico del team, Pedro De La Rosa. Il neo acquisto dovrà prendere le misure per correlare i dati pista della Rossa reale con quella virtuale che da qui in poi proverà al simulatore. Lo ricordiamo: Pedro è un grande esperto in materia, anni e anni inchiodato al grande videogioco di casa McLaren. A Barcellona, il 19, altra sessione di 4 giorni, stavolta col debutto di Alonso che per allora avrà concluso le settimane di duro allenamento fisico a cui si sta sopponendo per arrivare in forma bestiale al via del 17 marzo. Quattro giorni di test finali ancora a Barcellona, 28 febbraio- 3 marzo: due giorni a testa. In totale, 7 giornate per il brasiliano, 5 per lo spagnolo.
Quanto al litigio über alles, Ross Brawn, dato per partente dopo l'arrivo dell'ex riccone della Williams, Toto Wolff (ha comprato il 30% delle quote Mercedes, il 10 è in mano a Lauda), è sbottato: «Il team principal sono io, resto io il capo».
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