Mercato, Paratici vs Marotta. Via alla sfida allievo-maestro

Dall'incontro ai tempi della Samp ai fasti juventini e ora separati tra Juve e Inter. E su Trincao è già scontro

Mercato, Paratici vs Marotta. Via alla sfida  allievo-maestro

Beppe Marotta 61 anni, Fabio Paratici 46. Da sempre dirigente il primo, ex difensore/centrocampista il secondo. Uno il maestro dell'altro, ai tempi della Sampdoria prima e della Juventus poi. Da qualche settimana, duellanti. E non potrebbe essere altrimenti, visto che Juventus e Inter se le daranno anche sul mercato. La società nerazzurra del resto non ha avuto dubbi, quando Marotta è stato accompagnato alla porta da Andrea Agnelli: per fare il salto di qualità decisivo e definitivo, lui sarebbe stato l'uomo giusto. Corteggiamento breve ma intenso, lieto fine quasi scontato e adesso palla al centro. Andando a caccia - la Juventus come l'Inter - di affari che possano diventare affaroni. Di parametri zero da convincere, di giovani da mettere sotto contratto, di plusvalenze da realizzare e via di questo passo. Il rispetto e la stima reciproci non verranno certamente meno, ma ovviamente ognuno baderà al miglior tornaconto per la propria società. «Credo fossimo complementari così Paratici in una recente intervista a Sky -. Io mi occupavo della parte tecnica, dello scouting, del rapporto con gli agenti. Poi c'era il confronto con lui, una persona molto esperta che conosce il calcio e i suoi numeri: sapeva fino a dove si poteva arrivare in una trattativa. Io portavo avanti la trattativa fino all'ultima fase, quando poi lui interveniva con la sua esperienza e mi aiutava a fare meno errori possibili».

Ecco: adesso quella spalla non ci sarà più, sostituita parzialmente dalla competenza e dal fiuto di Nedved. Poco abituato alla ribalta, Paratici (che ieri ha ricevuto il Global soccer awards come miglior direttore sportivo): schivo, restio a mostrarsi, gran lavoratore e quasi basta. Goloso di Nutella, questo sì, due figli avuti da Roberta, diploma da ragioniere ma il calcio sempre in testa: è stato lui a trattare Tevez fino a farlo diventare bianconero, di Ronaldo già si sa.

Un colpo, quello di CR7, che pare invece non convincesse troppo Marotta: costi esagerati per un 33enne, questo risultava essere il suo parere. Meglio andare avanti per gradi, senza esagerare. Meno maniacale del suo figlioccio, più mediatico e aperto verso l'esterno. Chiamato adesso a riportare l'Inter all'onor del mondo, certamente con meno soldi della Juve attuale ma anche con margini di crescita notevoli.

E se il primo duello dovrebbe risolversi a favore della Signora, dal momento che Aaron Ramsey (in scadenza a giugno, dall'Arsenal) viene dato quasi certamente come prossimo juventino, non è detto che nel prossimo futuro non sia l'Inter a imporsi: su Francisco Trincao, 19enne esterno portoghese del Braga, la battaglia è già diventata aspra, così come risultano interessi convergenti su Cristian Romero, difensore del Genoa, e su Joachim Andersen, roccia della Sampdoria.

Lo stesso si può dire anche a proposito del 18enne Jean-Clair Todibo del Tolosa, prossimo svincolato e oggetto del desiderio di mezza Europa. Altri nomi su cui duellare? Sandro Tonali (il nuovo Pirlo, del Brescia) per esempio, ma anche Filippo Melegoni (Pescara) tra i giovani, senza dimenticare i vari Chiesa e Milinkovic-Savic: ci sarà da divertirsi.

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