«Michael si è fatto da solo, Seb no. Ma le umiliazioni l'hanno fatto crescere»

Prima Jerez, ora Barcellona. Jacques Villeneuve, ma questi test dicono che la Ferrari c'è.

«Non dicono niente. Troppe auto in condizioni diverse.

Ma la Ferrari ora è sempre al top.

«Nel 2014 fu subito chiaro che si era persa. Ora è chiaro il miglioramento. Ma la Mercedes sta solo facendo giri col pieno pensando a migliorare l'affidabilità. Suo unico tallone lo scorso anno».

Kimi sembra però rinato. La SF15T s'adatta al suo stile.

«Io non parlo di lui. Non esiste che un pilota per tutto l'anno prenda un secondo dal compagno senza riuscire a ridurre in parte quel gap».

Arrivabene, boss Ferrari, dice che Vettel e Kimi sono amici e lavorano insieme ed è tutto perfetto.

«Vanno in vacanza insieme?

Non pare.

«Se sì sono amici, se no solo colleghi. Non credo alla favola dei piloti amici. È così fino a che uno dei due non sarà stabilmente più veloce dell'altro».

I tifosi italiani paragonano Vettel a Schumi. Arrivabene lo ha detto chiaro e tondo: gli assomiglia.

«Non è così, siete voi italiani a esagerare. L'unica somiglianza è che sono tedeschi e hanno vinto tanti mondiali. Però Michael è più uomo, e da ragazzo ha lavorato tanto e fatto tutta la trafila per emergere; Sebastian no, anche da ragazzino lo seguiva sempre la Red Bull. Diciamo che Seb è diventato uomo adesso. Con tutti i problemi avuti nel 2014. È intelligente e si è svegliato».

Il confronto perso con Ricciardo nel team non lascerà scorie sul talento?

«Seb ha patito psicologicamente il team che all'improvviso ha svoltato su Ricciardo mancando di rispetto verso un 4 volte iridato. Ha fatto bene a scegliere la Ferrari, un team che sa proteggere i piloti come con Kimi».

E la Formula baby con Verstappen 17enne?

«Fa male a questo sport. A 16-17 anni sai essere veloce, ma non hai la testa per capire e gestire le situazioni. Ma d'altra parte, ora, queste auto sono così facili...»

Alonso, McLaren, Honda.

«La Honda tornò in F1 con me. Pure noi pensavamo ai fasti di Senna... Non è andata così. Il loro problema è che nessuno dice al superiore che ha sbagliato».

Il pilota latino nella Ferrari latina ha fallito.

«Sì. Meglio non latino. Ma non troppo come Kimi».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica