«Passerà». Si fa presto a dirlo. Adriano Galliani prova a rincuorare un ragazzo che sembra inseguito dalla sfortuna sfacciata. El Shaarawy, a poche ore dal ritorno all'attività e alla Champions, si ritrova con una micro-frattura al metatarso del piede sinistro, conseguenza di un colpo banale subito domenica in allenamento (ieri si è fermato a metà sentendo male) e ricacciato indietro anche dalla eventuale convocazione in Nazionale. Ancora un mese ai box, i calcoli dello staff sanitario, prima di ricongiungersi al Milan. «Non ci credo!!!!!!» twitta sconsolato, con sei esclamativi, il faraone costretto a fare marcia indietro dall'aereoporto Malpensa perchè raggiunto via telefono dall'esito della risonanza magnetica. Gli sta succedendo di tutto: un acciacco muscolare facendo un giochino a fine allenamento, un colpo sul piede che gli provoca una micro-frattura, è il caso di farsi benedire. Così El Shaarawy se ne torna malinconico a casa. «Passerà, appena torneranno tutti dopo la sosta riprenderemo a marciare» è l'ottimismo di maniera sfoderato da Galliani che nel frattempo può almeno contare sul recupero effettivo di Montolivo a centrocampo e il rientro del figlio prodigo Mario Balotelli in attacco con l'aggiunta di Abate risparmiato sabato sera. Già, Mario Balotelli, l'eterno talento discusso, criticato, censurato, sbertucciato persino per l'abbigliamento esibito nel giorno delle scuse pubbliche seguite all'orribile sceneggiata dopo Milan-Napoli. Il dibattito Balotelli sì, Balotelli no è sempre d'attualità anche se la scena si sposta dall'arena italiana a quella europea di Amsterdam (designato un arbitro svedese, Eriksson) dove resistono criteri molto più severi per interventi-carogna alle spalle. «Spero che questa punizione gli sia servita. Mario deve pensare solo a giocare, a farsi aiutare e ad aiutare la squadra» la pacca sulle spalle con cui Allegri lo rimette al centro dell'attacco.
Tutti lo aspettano al varco. Per un gol, il primo della Champions attuale (contro il Celtic un siluro di Zapata deviato e una stoccata di Muntari castigarono gli scozzesi oltre misura) ma anche per il comportamento. Galliani lo accompagna sotto braccio svolgendo con i cronisti un ragionamento che si può condividere fino in fondo. Eccolo: «Balotelli è già cresciuto. Da un lato deve moderare le reazioni, dall'altro deve essere tutelato, come tanti altri che subiscono falli molto gravi, per me da rosso, e che vengono invece sanzionati col giallo». Ogni riferimento anche all'episodio proveniente dal derby di Torino, Tevez colpito alle spalle da Immobile, è sottinteso. Passerà, dunque. Forse, dopo la sosta e la sfida di domenica contro la Juve a Torino, passerà col ritorno di Kakà e De Sciglio.
Ma nel frattempo per dimenticare i ritardi (in classifica) e le sventure (accumulate in queste settimane) diventa fondamentale scollinare indenne la seconda sfida di Champions al cospetto del giovanissimo Ajax, un modello da studiare e da trascinare nel calcio italiano secondo Barbara Berlusconi, componente del cda, ieri in viaggio con il Milan scortata dal fidanzato. La recente goleada dei lancieri in campionato può destare qualche legittimo sospetto presso la compagnia rossonera incapace ai tempi di Ibra e Thiago Silva di sbancare l'Arena.
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