Milan, ecco i soldi cinesi Ma l'America fa paura "Sarà fuori dalle coppe"

Il New York Times cita fonti interne all'Uefa E anche il club rossonero sembra rassegnato

Milan, ecco i soldi cinesi Ma l'America fa paura "Sarà fuori dalle coppe"

Franco Ordine

Come si dice in questi casi: ci sono una buona e una cattiva notizia sul conto del Milan. La buona notizia è quella che ha sussurrato Marco Fassone, ad rossonero, all'uscita dai lavori dell'assemblea della lega calcio. «I soldi stanno arrivando» ha rassicurato i cronisti in attesa e i tanti tifosi. Riferimento esplicito alla rata del valore di 10 milioni da trasferire a Milano per onorare l'aumento di capitale deliberato dal cda rossonero e sul conto del quale, in mancanza, sarebbe intervenuto il fondo americano Elliott pronto a rilevare l'intero pacchetto di maggioranza. I 10 milioni dovrebbero essere sul conto del club lunedì. Altri 30 sono indispensabili, ma c'è tempo fino al 30 giugno, per completare la stagione.

La cattiva notizia è giunta via Usa da Nyon, Svizzera, sede degli uffici Uefa. Il New York Times, interpellando fonti anonime della federazione europea, ha dato per scontato la decisione di estromettere il Milan dalle prossime competizioni dell'Europa League. La stangata, temuta e considerata addirittura molto probabile persino negli uffici di casa Milan, rischia di mettere all'angolo Yonghong Li, il cinese che ha acquistato il Milan nell'aprile del 2017 ricorrendo al prestito con il fondo Elliott per completare il closing. Anche sull'argomento Fassone ha liquidato la pessima novella proveniente dagli Usa con una frase («sono le stesse cose che ormai leggiamo da tempo») che offre l'idea di un management quasi rassegnato alla ghigliottina.

In verità, lo staff di Fassone ha cercato disperatamente negli ultimi giorni di invocare dalla Cina un intervento chiarificatore da parte del presidente e suo esclusivo azionista ma senza ottenere alcun commento. Questo potrebbe anche significare che Yonghong Li è tutto concentrato sulla complicata trattativa per rinegoziare il debito, unica novità che indurrebbe anche l'Uefa a modificare sostanzialmente la propria decisione che nel circuito del calcio italiano ha trovato conferme in un altro dettaglio. Per sostituire il Milan, i dirigenti di Nyon passerebbero l'Atalanta al sesto posto (evitando quindi i preliminari) e bisognerebbe far avanzare la Fiorentina o in alternativa Samp e Torino che si sono classificate alle spalle dei bergamaschi. Un sondaggio informale, per conoscere la disponibilità dei tre club interessati, è stato fatto e lo spiffero è arrivato dalla Torino granata. Cosi è rimasto ai tifosi il compito di replicare in qualche modo ai preventivi attacchi dei rivali. Per esempio la frase di Masiello, dell'Atalanta, che ha tra l'altro segnato il gol dell'1 a 1 durante lo scontro diretto, nella quale si faceva espresso riferimento alla possibilità di cancellare il Milan dalla lista per l'Europa league, è diventata un caso per alcuni siti di area rossonera con polemiche quasi inevitabili circa la passata squalifica del difensore atalantino in seguito al noto illecito avvenuto in Bari-Lecce.

In tempi di magra e in attesa del comunicato ufficiale della commissione, a provocare una suggestione può persino contribuire l'apertura di un account cinese da parte di Paolo Maldini il quale, interpellato in epoca non sospetta da Marco Fassone, declinò l'offerta del Milan cinese avendo capito che il suo nome sarebbe stato utilizzato per fini esterni ma non avrebbe inciso sulle scelte tecniche della società. «Vuoi vedere che Maldini torna in società?» hanno ipotizzato in tanti.

Evidente la necessità di uscire, rapidamente, da questo periodo di continue turbolenze che finiranno per incidere anche sul mercato. Le voci sulla possibilità che alcuni big del team possano chiedere di cambiare maglia continuano a rincorrersi anche se non c'è stata una sola conferma diretta in proposito.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica