"Milan, non voglio avere rimpianti"

Rossoneri impegnati in casa contro il Bologna. Allegri: "Pensiamo a vincerne sei su sei: sarebbe assurdo non approfittare di uno scivolone della Juve"

"Milan, non voglio avere rimpianti"

Milano - Prima i punti in campo, poi il punto sui rinnovi. Max Allegri chiede concentrazione al suo Milan, impegnato nella volata scudetto con la Juventus. Oggi c'è il Bologna, un ostacolo da superare senza distrazioni di calciomercato (a proposito, in Francia danno per fatto Bakaye Traore in rossonero per la prossima stagione, l'ennesimo affare a parametro zero del nuovo corso Galliani).
«Non bisogna arrivare a fine stagione con rimpianti, magari senza approfittare di un eventuale scivolone della Juventus - attacca Allegri -. Possiamo vincerne sei su sei e fare 18 punti. Siamo tutti professionisti, i rinnovi dei contratti arriveranno dopo. Conta solo il nostro obiettivo, lo scudetto».
In casa Milan sono ben undici i giocatori a fine contratto, che cercano lumi sul proprio futuro. Ma il tecnico sa che anche la sua panchina non è poi così ancorata al terreno di San Siro, specie se dovesse sfuggire il titolo. In aiuto sono arrivati nei giorni scorsi i soliti incoraggiamenti di Galliani, da sempre sponsor dell'allenatore livornese presso il presidente Berlusconi.
«Mi hanno fatto piacere le sue parole, ma non ho mai avuto problemi con la società: vivo quotidianamente con Galliani e settimanalmente con Berlusconi, che ho sentito ieri sera (venerdì per chi legge, ndr). Con il Bologna dovrebbe venire allo stadio». Insomma, buone nuove sul fronte presidenziale.
Il pensiero può quindi essere dirottato completamente sull'avversario di oggi. Un Bologna di cui Allegri non si fida, sebbene il successo sul Cagliari di due settimane fa abbia messo praticamente in salvo la squadra di Pioli. «Loro sono molto tecnici, specie nel reparto offensivo. Verranno a giocare da noi con grande tranquillità e leggerezza, non avendo niente da perdere. È una gara che cela insidie, da affrontare meglio delle ultime partite, sapendo che nelle prossime due settimane arriveranno poi le partite decisive».
All'andata fu Diamanti a frenare i rossoneri, che rimediarono al Dall'Ara un deludente pareggio. «Mi dicono sia in grande forma. Ma davanti loro sanno far male anche con altri giocatori di qualità. E dietro sono ben organizzati». Il Milan recupera però un po' di pedine. «Saranno tutti a disposizione tranne Pato, Boateng, Inzaghi, Thiago Silva e Ambrosini - sorride Allegri, che intravede la luce nel tunnel infinito degli infortuni -. La formazione? Farà caldo e i ritmi saranno più bassi, dunque servirà rendere al massimo tecnicamente. Ma per Cassano è ancora presto. Sta crescendo molto e sarà utile a noi, così come poi alla Nazionale, ma è difficile che parta titolare. Ho un dubbio sulla trequarti tra Seedorf ed Emanuelson».
Signorilmente Allegri non vuole invece commentare le grane altrui. Così glissa sui sospetti intorno ad Antonio Conte, immischiato da Carobbio nel caos sul calcioscommesse. «Oggi non ho letto i giornali. Non lo so, non voglio commentare anche perché sono cose che non mi riguardano». Così come non è cosa da Milan il mistero sul futuro di Del Piero. «Deciderà lui, la vita è la sua».
Una stoccatina alla Juventus, tra il serio e faceto, Allegri la lancia comunque.

Stuzzicato sul presunto vantaggio dei rivali nel giocare a Trieste con il Cagliari, per le note vicende riguardanti lo stadio Sant'Elia, il livornese invoca un aiuto speciale. «Se i bianconeri beccano una giornata di bora prenderanno un sacco di freddo». Dopo la pioggia di Perugia, il vento di Trieste? A Milanello ci sperano…

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