Non bastano gli artigli di David Moss (19 p.) a far galleggiare il brigantino dell'Emporio Armani che si sfascia sulle rocce di Brindisi (88-80), lo stesso campo dove l'anno scorso Sergio Scariolo salvò una parte della stagione, quella dell'anonimato aureo. Questa volta per Luca Banchi, con la squadra a pezzi, senza Kangur, Gigli e Chiotti, un incubo durato tre tempi: crisi in partenza sanata da Langford e Moss (20-15), bella reazione nel secondo quarto vinto 26-17, poi di nuovo il buio. Sotto 61-58 nel terzo quarto dove Wallace e Langford erano puniti con falli tecnici, ma se il primo restava impalbabile, come la coppia di registi Haynes e Jarret (2 punti in totale), il secondo diventava una furia, ma i suoi 29 punti finali non bastavano contro la serata magica di Dyson (18), James (17) e Lewis(13) che davano la prima gioia all'ex Bucchi che aspettava questa rivincita da tempo con chi lo aveva cacciato. La grande favorita comincia quindi nella sofferenza e giovedì c'è l'esordio europeo a Istanbul contro l'Efes.
Cade Milano e se la godono le sue avversarie: Siena ha patito soltanto l'inizio con Cremona e poi ha galoppato. Incredibile il rovescio della quotata Venezia che ha preso 20 punti a Caserta dal veneto Lele Molin. Per Cantù che ha aperto l'azionariato popolare solo tormenti iniziali con la neopromossa Pistoia. Bene Bologna che sfrutta un terzo quarto disastroso di Sassari.
Il colpo della giornata, però, è stato quello di Pesaro, rimasta senza l'aiuto di Scavolini dopo 40 anni, che è andata a sbancare Avellino, una delle squadre di prima fascia.
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