Nico sfratta Lewis, Rossa disperata

Pole di Rosberg sulla pista preferita di Hamilton: il duello è sempre più caldo

Nico sfratta Lewis, Rossa disperata

Nell'Île Notredame ci sono due tedeschi molto contenti e una Rossa disperata. Gli über alles in questione sono il signor Nico Rosberg in pole, terza dell'anno, la seconda di fila, e in tono infinitamente minore il signor Sebastian Vettel, quattro volte iridato di fila che finalmente e per la seconda volta quest'anno, riesce in qualifica a piazzarsi davanti al compagno Ricciardo. Terzo lui, sesto l'australe non perfetto, entrambi alle prese con un Renault più potente. La Rossa disperata è ovviamente lei, solo lei, sempre lei: la Ferrari.

Stavolta con snellezze varie e novità di cofano, di ali, di software per il recupero di energia in frenata e software in accelerazione. Si diceva, pensava, sperava che il pacchetto varato per la trasferta avrebbe se non altro permesso loro di piazzare il becco d'anatra della F14-T davanti alle Red Bull e invece niente. Piuttosto, i ferraristi si sono per la prima volta trovati dietro all'ex Massa, quinto, e sono cose brutte. «Se siamo settimo io e decimo Kimi non è per delle stranezze» analizza sconsolato la griglia Fernando Alonso. «È solo perché abbiamo macchine più veloci davanti... È vero, speravamo di sopravanzare le Red Buill, ma nulla da fare, anche il caldo ha creato problemi e in gara sarà uguale. Dovrò affidarmi a una bella partenza e alla strategia».

In effetti le Rosse pattinavano, «scivolavo ovunque, però ho commesso anche diversi errori» confessa Raikkonen che nel q3 ha fatto un solo tentativo visto che rischiava di restare a corto di gomme super soft per la gara. Fatto sta, una corsa che per tradizione ha visto per tanti anni il Cavallino galoppare veloce - ci vinse persino il suo unico Gp Jean Alesi, anno 1995, poi seguirono i sei successi di Michael Schumacher - è diventata una pista calvario per le truppe maranelliane. Colpa di un tracciato che esalta le doti del telaio e che chiede molto grip, tracciato da grandi frenate e ripartenze e che ora racconta di un Alonso staccato di un secondo da Rosberg in pole. Un secondo che, parentesi Monte Carlo a parte, erano due un mese fa in Spagna.

Ma si diceva dei due tedeschi. Archiviato Seb felice per ovvi motivi di morale fin qui a pezzi, l'altro germanico, Nico, gioisce non solo per la pole ma per il luogo in cui l'ha conquistata: “casa Hamilton”.

Dove il compagno inglese che a Monte Carlo gliel'aveva giurata per aver simulato un errore in qualifica, impedendogli il giro veloce (salvo fare poi un imbarazzante dietro front), ha vinto 3 volte, compresa la prima in carriera. Lewis era stracerto di piazzarsi davanti a Nico e invece stavolta l'errore nel giro pole l'ha commesso lui.

Ed era un errore vero.

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