Nonna Moelgg non finisce di stupire: 3ª nel gigante

Il gigante è ancora lei, Viktoria Rebensburg, ma sul podio, esattamente come un mese fa a Soelden, c'è Manuela Moelgg, terza alle spalle anche di Mikaela Shiffrin, delusa per il secondo posto sulle nevi di casa a Killington, ma contro la tedesca in questo momento non c'è lotta, sembra davvero di un'altra categoria. Le note positive per l'Italia non finiscono con il tredicesimo podio in carriera di Manu, perché Federica Brignone, all'esordio stagionale e con pochissimi giorni di allenamento nelle gambe, chiude quinta mettendo nel conto anche un erroraccio nella seconda manche. Meno bene invece sono andate Sofia Goggia, quindicesima, e Marta Bassino, dodicesima, per le quali a preoccupare non è tanto il piazzamento, ma il modo in cui hanno sciato. Forse sulle loro prestazioni ha pesato l'uscita nel primo gigante, che ha tolto qualche sicurezza.

Ma torniamo alle note felici della giornata, il terzo posto della Moelgg, che si conferma in una forma strepitosa e che nella seconda manche ha confermato il piazzamento della prima mettendo in campo la grinta indispensabile per non subire una pista che stava diventando sempre più buia, con la pioggia che ha cominciato a cadere. E se alcune, come Goggia, Bassino e anche la numero uno della scorsa stagione Tessa Worley, hanno perso posizioni subendo il tracciato, Manuela ha attaccato da cima a fondo come una furia, come una ragazzina che va allo sbaraglio senza nulla da perdere, «giovane dentro» come ama definirsi lei. Due gare, due podi, per continuare la grande tradizione azzurra nel gigante femminile.

Il prossimo appuntamento con la gara in cui da due stagioni le italiane sono le migliori a livello di squadra sarà a Courchevel prima di Natale e sia Manuela (oggi di nuovo in pista per lo slalom) che Federica avranno tempo di allenarsi ancora per confermarsi, mentre Goggia e Bassino hanno in programma la trasferta per le prime gare veloci in Canada dove ieri Peter Fill ha chiuso al 4° posto la prima discesa dietro Feuz (primo), Mayer e Svindal, con Paris solo 16°.