Il Paese dei troppi campanili scorda sempre la Valle d'Aosta

Il Paese dei troppi campanili scorda sempre la Valle d'Aosta

Una coalizione anche per le Olimpiadi. Tre contro tutte. Milano, Torino e Cortina sono le nostre candidate per i Giochi invernali del 2026. Sorelle d'Italia per sfidare le sei rivali, l'austriaca Graz, la canadese Calgary, la giapponese Sapporo, la svedese Stoccolma, la turca Erzurum e la svizzera Sion. Tre regioni per un solo evento mondiale, Piemonte, Lombardia e Veneto con una piccola riflessione: come già nel duemila e sei, resta tagliata fuori dai Giochi la Valle d'Aosta che ha montagne e piste preziose ma viene puntualmente evitata e trascurata (ma forse ci mette del suo) nei grandi avvenimenti sportivi al punto che nessuna gara della coppa del mondo di sci alpino femminile e maschile si è tenuta in Valle in questa stagione e lo sci di fondo si è limitato alla marcia del Gran Paradiso a Cogne. Il progetto di Malagò è quello di celebrare il trionfo italiano, il dieci settembre del duemila e diciannove, proprio a Milano, in occasione della sessione Cio che assegnerà i Giochi del 2026.

Ci potrebbe essere, in verità, un ostacolo burocratico; il regolamento suggerisce, infatti, che il Paese che ospiti la sessione si impegni a restare neutrale, non sostenendo cioè alcuna candidatura per evitare condizionamenti politico-ambientali. Va da sé che Milano, Torino e Cortina viaggiano oltre queste parole fredde e questi cattivi pensieri, presentano la storia antica, Cortina d'Ampezzo 1956, e quella recente Torino 2006 mentre Milano apre una finestra inedita ma di grande fascino. Per l'Italia sarebbe il settantesimo compleanno olimpico dopo l'edizione ampezzana.

Non sarà facile convincere i delegati a scegliere la nostra triplice candidatura che, da una parte offre il solido patrimonio naturale azzurro, dall'altra, paradossalmente, rischia di spezzarlo su tre entità e organizzazioni diverse. Si tratterà di mettere d'accordo tre campanili distanti ma con un unico parroco officiante.

Per qualcuno è un ritorno romantico e infantile al passato scolastico, le Alpi riunite e studiate con la cantilena Ma con gran pena le reti calano

giù che altro non era che le prime lettere della catena, Marittime, Cozie, Grazie, Pennine, Lepontine, Retiche, Carniche, Noriche, Giulie. Grazie ai Giochi si torna alle elementari. Eviterei una nuova filastrocca Mi-cor-to.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica