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Il pallone della Fifa fuori dal tempo

Polemiche dopo le sviste con Olanda e Portogallo. La follia di non garantire Var e "occhio di falco" nelle qualificazioni mondiali

Il pallone della Fifa fuori dal tempo

Sarà che in questo momento ai giocatori della Juve non ne va bene una, sta di fatto che anche le qualificazioni mondiali hanno avuto come bersaglio Matthijs De Ligt e Cristiano Ronaldo. Ovvero Olanda e Portogallo, che ormai in pieno ventunesimo secolo sono stati ancora vittime di clamorose sviste arbitrali ampiamente evitabili con la tecnologia. L'olandese ha segnato un regolarissimo gol di testa contro la Turchia, che avrebbe potuto riaprire la partita poi vinta da Calhanoglu & C., ma la palla, dopo aver colpito il palo, è stata respinta da un difensore turco ben oltre la linea di porta. Né l'arbitro inglese Oliver, né tanto meno il guardalinee, hanno però visto il pallone oltre la fatidica riga e quindi il gol non è stato assegnato. Sabato a Belgrado, invece, è toccato a CR7 vedersi negare in pieno recupero il gol del possibile successo portoghese per un pallone calciato dallo juventino e salvato dal serbo Mitrovic oltre la linea di porta. Anche in questo caso, però, svista colossale dell'arbitro olandese Makkelie e del suo assistente.

Insomma, primo turno di qualificazioni a Qatar 2022 e primi incredibili svarioni arbitrali che riportano in primo piano un fenomeno che ormai avevamo ampiamente accantonato: il gol fantasma. E tutto questo perché si è deciso che il Var e la goal line technology, quello che chiamavamo volgarmente l'occhio di falco, non sarebbero stati utilizzati nelle partite di qualificazione, ma solo nella fase finale del mondiale. E perché? Semplicemente perché la Fifa non è in grado di attrezzare tutti i campi del mondo con le nuove tecnologie e l'Uefa si è adeguata. Insomma, poiché è impensabile montare le sofisticate apparecchiature alle Grenadine o in Congo, non si potrebbe garantire lo stesso trattamento a tutte le Nazionali. D'accordo, ma almeno in ambito Uefa i mezzi si sarebbero potuti approntare per evitare ancora falsificammzioni del genere. E se San Marino, Gibilterra e Far Oer vogliono iscriversi al torneo e si permettono di portare nei loro piccoli stadi Mbappè, Modric e Cristiano Ronaldo, si adeguino anche a dotare le loro strutture delle tecnologie necessarie. Se non proprio per il Var (che comunque avrebbe evitato altri errori, vedi rete di Griezmann), almeno per il gol-non gol che è la cosa tecnologicamente più immediata da risolvere.

Detto questo, non si capisce come un torneo che generi vagonate di milioni di ricavi come il Mondiale di calcio, non possa dirottare una parte di questi introiti a supportare le dotazioni che, è evidente, sono sempre più indispensabili.

Con buona pace di chi rimpiange ancora il football pre-tecnologico.

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