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Prima panchina per De Rossi: sarà il nuovo allenatore della Spal

L'ex centrocampista della Roma comincerà la sua carriera dalla serie cadetta. Trovato l'accordo biennale con il club di Joe Tacopina

Prima panchina per De Rossi: sarà il nuovo allenatore della Spal

Daniele De Rossi sarà il nuovo allenatore della Spal. Il nuovo allenatore ha firmato un biennale che lo legherà ai biancazzurri fino a giugno 2024 e domani 11 ottobre sarà a Ferrara, dove nel pomeriggio dirigerà il primo allenamento.

Dopo gli incontri di oggi, la società estense ha deciso di affidare all'ex centrocampista della Roma - e fino a oggi collaboratore tecnico di Roberto Mancini in Nazionale - la panchina del club dopo l'esonero di ieri di Roberto Venturato, sollevato dall'incarico nella tarda serata di domenica dopo la sconfitta di Frosinone.

Il club di Joe Tacopina, che aveva anche sondato Massimo Oddo e Alfredo Aglietti, ha individuato in De Rossi il profilo ideale per ripartire. L'ex Capitan Futuro era stato incontrato da Tacopina e il ds Fabio Lupo nei pressi di Roma e dopo poco tempo si è arrivati alla fumata bianca. Adesso avrà il compito di risollevare la squadra che al momento occupa il 14° posto in classifica: in 9 giornate i biancazzurri hanno ottenuto 2 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte.

Il rapporto tra il presidente della Spal e De Rossi non è certo cosa recente. Il tecnico romano, alla prima esperienza in panchina, è stato voluto fortemente proprio dal proprietario americano. I due sono legati da uno stretto rapporto di amicizia da ben tredici anni, nato quando Tacopina era vicepresidente della Roma."Sono soddisfatto. Daniele è stato uno dei miei ragazzi sin dall'inizio della mia avventura nel calcio italiano" le parole del numero uno del club estense.

La carriera fuori dal campo

Dopo aver appeso le scarpe al chiodo, De Rossi - classe 1983 - si è affinato alla corte della Nazionale di Mancini, di cui ha fatto parte in due diversi periodo. Fu assistant coach per l’Europeo vinto, poi lasciò per cercare una avventura in proprio, e non avendola trovata tornò di nuovo in azzurro a gennaio, dopo la cocente eliminazione dal Mondiale. Poco prima di essere richiamato dal Mancio, aveva anche fatto una esperienza di un paio di mesi al servizio delle under tricolori.

Calciatore carismatico, capace di leggere il gioco come pochi, leader dentro e fuori dal campo. In attese di vedere moduli e schemi sul campo, le premesse per imporsi anche in panchina ci sono tutte. Di sicuro avere avuto maestri come Capello, Spalletti e Luis Enrique alla Roma oltre che Lippi e Conte in Nazionale rappresenta un grandissima scuola. Per adesso lui assicura:"Partirò da Pep Guardiola, il migliore di tutti. E se non parti dal migliore di tutti, sbagli".

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