Seedorf seduce Marassi. Taarabt colpisce ancora

Il marocchino e Rami firmano il terzo successo esterno. Sampdoria ridotta in 10 per il doppio giallo a Mazi Lopez. Turnover sfrenato nel Milan: 9 cambi su 11 dopo l'Atletico

Seedorf seduce Marassi. Taarabt colpisce ancora

Tre tabù sfatati in un solo pomeriggio. Portano la firma, autorevole, di Clarence Seedorf e del nuovo Milan che sembra uscito con le stelline ai piedi dalla sfida di Champions contro l'Atletico. Primo tabù, un tempo croce della precedente gestione: lo sfrenato turnover, applicato per necessità e per scelta, è capace di regalare al club il terzo successo lontano da San Siro. Nove su undici gli esponenti immessi nello schieramento, reclutato anche Zaccardo all'ultimo momento per l'influenza tradita da Bonera di primo mattino a Genova. Non è un dettaglio senza riflessi fondamentali per la gestione del gruppo, in uno snodo così delicato della stagione. Significa tenere tutti sulla corda, significa offrire la chance a chiunque, anche a chi, tipo Zaccardo, è rimasto fuori ai tempi di Allegri. Secondo tabù frantumato: c'è una promettente continuità di risultati dopo gli stenti patiti tra Napoli e Toro, 13 punti collezionati in 6 sfide sono un parziale da zona Champions, un passo quasi da scudetto. Segno che la squadra sta dando gas al suo girone di ritorno dopo aver avuto una media da zona retrocessione all'andata. Terzo ed ultimo tabù violentato: il mercato di gennaio, criticato, scorticato vivo addirittura, ha preso a funzionare e a funzionare alla grande.

I due eversori decisivi di Marassi doriano sono stati infatti Taarabt e Rami, uno marocchino di passaporto proveniente dalla Premier league, l'altro francese scappato via da Valencia e rimasto per settimane a prepararsi in attesa del via libera di gennaio. Uno è la vera rivelazione di questo 2014 rossonero: già al secondo sigillo, mostra corsa e talento sottostimati all'atto del suo arrivo. Alzi la mano chi ne parlò in termini entusiastici. L'altro è un gigante buono che ha preso per mano l'incerta gendarmeria milanista e la sta pilotando verso sentieri più sicuri. Non gli manca il coraggio per farsi sentire anche in attacco: col Torino un destro di notevole potenza incardinò il pari, ieri pomeriggio un colpo di testa a porta spalancata dopo la collisione Pazzini-Da Costa, ha fissato il 2 a 0 finale. Uno, il difensore, ha disegnato il cross in occasione del primo gol, l'altro, l'attaccante, ha restituito il favore sul 2 a 0 con un cross delizioso. Complimenti soprattutto ad Adriano Galliani: lo avevano anche preso un po' in giro per questi due acquisti, «ma chi sono?, da dove arrivano? e basta con i parametro zero!». Lui è stato zitto e nel frattempo non ha tirato fuori un euro per trasferirli a Milanello: particolare molto apprezzato dalle parti di Arcore!

Anche Seedorf merita una citazione speciale. Perchè l'uomo, che ha occhio, pazienza e fortuna, la famosa pozione magica citata da Arrigo Sacchi, ha colto al volo la svolta tattica conosciuta in Champions e deciso di cambiare schieramento per rendere più flessibile il famoso 4-2-3-1 chiedendo ai due attaccanti esterni, Taarabt e Honda, di dare un contributo al centrocampo e ripartire veloci. Montolivo ha guidato con mano sapiente la squadra. Una sola nota fuori dal coro: la prestazione, insoddisfacente, di Saponara che non ha ancora il passo, la salute fisica, per recitare un ruolo così impegnativo come quello di vice Kakà. La Samp non ha avuto scampo anche se molto si è lamentata per un paio di episodi che hanno messo a dura prova la tenuta emotiva del gruppo: Maxi Lopez ha dato di matto protestando oltre misura e lasciato in dieci i suoi sul più bello. Perciò Mihajlovic ha promesso una bella strigliata nei prossimi giorni. Discussi il secondo gol di Rami e la regolarità di un duello Eder-Amelia. Sul primo c'è stata una disattenzione di Doveri, l'arbitro, e dell'addizionale: Pazzini ha allargato il braccio sull'uscita avventata del portiere Da Costa che non può essere toccato nella sua area.

Sul secondo invece l'intervento, in scivolata di Amelia, è netto sul pallone. Nessuna discussione sul bel calcio milanista tornato al successo contro la Samp, dopo cinque anni. Da Seedorf a Seedorf, un cerchio rossonero.

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