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Il programma torna stasera (23.40, Italia1). Pardo: «Il segreto? Mischiare i generi»

Milano Il circo della Serie A ha riaperto le gabbie. Pierluigi Pardo ne racconta gol, emozioni, polemiche e baruffe mediatiche. Quanto è mancato il campionato agli italiani?

«A me da morire: soffro di dipendenza da pallone. Ma penso che tutti gli appassionati non vedevano l'ora...».

Scandali mondiali, scommesse clandestine, partite truccate. E poi rieccoci tutti allo stadio. O davanti alla televisione.

«La scorza del tifoso è durissima, si riesce sempre a ripartire da zero. Il calcio è un gioco stupefacente, ha una forza che non ha pari nel mondo. Con tutto ciò che ci gira intorno».

Tipo le trasmissioni tv. Stasera, alle 23.40 su Italia1, terzo fischio d'inizio per Tiki Taka .

«Quando abbiamo iniziato, nel 2013, non sembrava possibile conquistare il pubblico con un nuovo spazio. Merito della formula: mescolare i generi, gli ospiti, gli argomenti, l'alto e il basso».

Quest'estate avete fatto campagna acquisti?

«Abbiamo confermato l'intelaiatura, anche “iconica”, che ci ha contraddistinto nelle scorse edizioni. Con qualche ritocco al punto giusto. Quindi riavremo con noi tra gli altri Giampiero Mughini, Graziano Cesari, Raffaele Auriemma, Melissa Satta. Francesca Brienza, invece, è una novità che arriva da Roma Tv . E poi il parterre di opinionisti, da Giuseppe Cruciani a Ciccio Valenti, fino ai “vostri” Giuseppe De Bellis e Franco Ordine. E stasera in studio ci sarà Ciro Ferrara».

Squadra che vince non si cambia...

«Ma può fare sempre meglio. Quest'anno avremo nuove rubriche, tanto lavoro in settimana, interviste, inchieste, quelle che chiamo “chicche” esclusive, più interazione col web. D'altronde quando il calcio incrocia gli altri temi dell'attualità noi non ci tiriamo indietro».

Le partite non finiscono al 90°.

«Il calcio è un fenomeno culturale, è cultura pop che tutto unisce. In Inghilterra, dopo Febbre a 90° di Nick Hornby, l'hanno capito bene. In Italia forse ci vuole ancora del tempo. Per questo gli intellettuali non devono vergognarsi a parlare di pallone. E io li invito a Tiki Taka . Quest'anno dedicheremo uno spazio ai grandi libri sul calcio».

Un'altra partita milionaria si gioca a colpi di diritti tv.

«Mercoledì sarò a Leverkusen per seguire la Lazio. La Champions League è una figata! E con le interviste dopo partita e i diritti d'archivio l'offerta di Mediaset è la migliore. Ma lo dico senza polemica nei confronti della concorrenza.

In tv più calcio c'è, meglio è».

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