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Gp anomalo. Il titolo si gioca su altre piste

Gp anomalo. Il titolo si gioca su altre piste

Con questo gran premio tra i più lineari dell'intera storia della Formula 1, nel terrore di deteriorare delle gomme esageratamente morbide, per un unico pit-stop, il solo interrogativo residuo è questo: chissà se la Ferrari di Vettel sarebbe stata in grado di attaccare a fondo il leader Ricciardo nella prima fase, quando la Rbr aveva conosciuto problemi nel sistema di ricarica elettrica, o nel finale, quando le precauzioni per le fragili Ultra-Soft non permettevano distrazioni, usando una strategia un po' diversa.

Ovvero, il più lungo settore in Super-Soft, anziché con la gradazione successiva, meno prestazionale ma più solida. Dopo tutto, soltanto la British-Mercedes di Bottas ha fatto questa scelta, che non è apparsa vantaggiosa per altri limiti importanti di macchina. Insomma, un bel confronto tecnico, con le Hyper-Soft di varia resa chilometrica, pagato con una totale assenza di combattività in Ultra-Soft come in Super-Soft.

Probabilmente, una risorsa alternativa avrebbe portato il Cavallino al successo. E su questo tema si discuterà a lungo, nel senso che sono preferibili altre caratteristiche d'autotelaio e di motore per battaglie più interessanti e spettacolari. Quindi, per entrare ancor più in profondità, è interessante osservare che la peggior resa chilometrica con le Hyper è stata quella della Mercedes di Hamilton, con appena 12 giri, contro i 16 giri della Ferrari di Vettel e i 17 giri della Rbr di Ricciardo e della seconda Mercedes di Bottas.

E si può concludere che la resa chilometrica non deve disturbare le risorse agonistiche.

Indipendentemente da una contesa mondiale Ferrari-Mercedes che occupa le prime posizioni anche tra le tortuosità di Monte-Carlo, lasciando le battaglie di motore a tutte le altre piste più complete del mondiale.

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