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Roma, ancora emergenza ultrà Un papà Reds è in fin di vita

Guerriglia fuori da Anfield. In coma irlandese di 53 anni. Due arresti grazie a nostri agenti infiltrati

Roma, ancora emergenza ultrà Un papà Reds è in fin di vita

Marcello Di Dio

nostro inviato a Liverpool

Dal sogno della finale di Champions all'incubo di una possibile esclusione dalle Coppe Europee. È la sanzione estrema che l'Uefa potrebbe applicare alla Roma dopo quanto accaduto ieri ad Anfield Road. Lo stadio sta per riempirsi, il fischio di inizio è programmato 45 minuti dopo, ma all'Albert Pub, il ritrovo dei tifosi dei Reds a due passi dalla Kop - la celebre curva del Liverpool - si vivono minuti di tensione. La rissa, gli scontri di un'ottantina di tifosi giallorossi con la polizia, poi quelli con i supporter di casa. Un blitz organizzato con ragazzi incappucciati di cui fa le spese Sean Cox, 53enne tifoso irlandese dei Reds e padre di due figli, colpito con una cinghia alla testa e pare anche da una coltellata e ora in coma al centro neurologico di Walton in condizioni critiche per gravi danni al cervello. L'uomo, che fa parte di un club di calcio gaelico, era andato a seguire la partita di Champions insieme al fratello. La moglie Martina è arrivata in aereo da Meath, in Irlanda, per stare accanto al marito. La situazione è talmente disperata che - secondo la testimonianza di alcuni parenti - si starebbe valutando se dare l'ok a fermare le macchine che lo tengono in vita.

«Un vero e proprio assalto», diranno gli inquirenti inglesi. Che dopo aver analizzato foto e immagini, anche amatoriali (il video dell'aggressione fa il giro del web in pochi minuti), fermano sette tifosi della Roma che saranno presto rimpatriati al termine dei controlli di rito e ne arrestano altri due. Si chiamano Filippo Lombardi, 21 anni, e Daniele Sciuscio, 29. Cani sciolti, secondo la polizia, visto che non viaggiavano con il charter dei tifosi della Roma. Entrambi sono in custodia cautelare con l'accusa di tentato omicidio e saranno trattenuti per il processo. Sono stati gli agenti al seguito del gruppi dei sostenitori giallorossi a riconoscerli e a collaborare con la polizia britannica per identificarli e poi catturarli.

La Roma ha condannato «l'aberrante comportamento di una ristretta minoranza di tifosi in trasferta che hanno arrecato vergogna al club e alla stragrande maggioranza dei romanisti che hanno avuto una condotta esemplare ad Anfield». «Siamo profondamente scioccati dal vile attacco avvenuto prima di Liverpool-Roma», la nota dell'Uefa che aprirà un'inchiesta sull'accaduto. E si dice pronta a prendere provvedimenti esemplari. Questi possono andare dalle trasferte vietate alla squalifica sub judice per due anni che diventerebbe effettiva al ripetersi di incidenti. Mentre il Codacons chiede la chiusura dell'Olimpico, a Roma la questura è già al lavoro per il piano sicurezza in vista del ritorno del 2 maggio. Tornando ai provvedimenti Uefa, i tempi per una decisione potrebbero essere lunghi. Il 31 maggio ci sarà l'udienza per il comportamento violento dei tifosi del Liverpool prima del quarto di andata col City. Nessuna decisione, invece, per quanto accaduto a Bilbao il 23 febbraio quando morì d'infarto un agente basco negli scontri coi tifosi dello Spartak Mosca.

La stangata è arrivata solo per il Panathinakos (3 anni senza Coppe) ma per non aver rispettato le regole del fair play finanziario.

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