Roma, Maxi rimpianto: due punti persi

Strada spianata da una papera di Padelli ma un rigore allo scadere ferma i giallorossi sempre più distanti dalla testa della classifica

I l malato Roma è ancora convalescente e il «brodino» del pari di Torino non è proprio il miglior viatico per la sfida di Champions da dentro o fuori contro il Bate mercoledì. Gli errori gravi di Padelli e Rüdiger, non nuovi a pasticci del genere, disegnano un risultato che è lo specchio reale di una sfida combattuta, ma non bella e con pochissime occasioni da gol. Alla palombella di Pjanic - la quarta stagionale ma ugualmente redditizia -, sulla quale il portiere del Toro toppa completamente l'uscita, risponde sui titoli di coda il rigore molto dubbio di Maxi Lopez (esitazione fatale del centrale della Roma, le immagini non chiariscono se l'intervento di Manolas su Belotti sia falloso).Il risultato è lo stesso delle precedenti due sfide tra Garcia e Ventura, che ieri ha eguagliato Radice nel numero di panchine granata, 193 (domenica contro il Sassuolo stabilirà il nuovo record), segno che il veterano dei tecnici di A sa come affrontare i giallorossi. E identico è l'andamento del match da tre anni a questa parte nel fortino dei granata: Roma in vantaggio e rimonta Toro. Quella che cambia è la faccia della Roma, vittima delle proprie insicurezze, di scelte discutibili (siamo certi che Castan possa fare peggio di Rüdiger?) e di un attacco fermatosi con i ko di Gervinho e Salah. L'ivoriano è stato rispolverato frettolosamente (forse troppo considerato che rientrava dopo tre settimane di stop e altrettanti allenamenti) in previsione Bate, si è bloccato dopo 25' con il rischio di perderlo fino alla sosta.Eppure, nonostante il Toro abbia giocato a lungo meglio dei giallorossi (nel primo tempo nemmeno un tiro della Roma) e abbia mostrato il solito cuore, la truppa di Garcia ha rischiato di vincere, grazie alla parabola di Pjanic - settimo gol stagionale e record personale in A, oltre che 27° centro con la Roma come Falcao -. «Sarebbe stato una beffa perdere senza concedere una giocata agli avversari, il risultato è giusto perchè noi abbiamo avuto 8-9 volte la possibilità di mettere il pallone in area e non l'abbiamo fatto», così Ventura. Il rigore di Maxi Lopez ha rimesso le cose a posto. «Contento che l'arbitro l'abbia dato, ma è difficile giudicare con quattro persone in mezzo centimetro quadrato...», sorride il tecnico del Toro. «Rigore inesistente ma il pari è pure colpa nostra - sottolinea Garcia -. Bisogna gestire, dovevamo metterci al riparo dai rischi segnando il secondo gol ma tutti abbiamo fatto errori».E invece la Roma non sa più vincere (4 partite di fila tra campionato e Champions senza i tre punti), continua a incassare gol in ogni gara, la Juve è a un punto e Inter e Napoli rischiano di allungare.

Ieri è arrivato a Roma il patron Pallotta che dovrà mettere ordine in un ambiente tormentato (la piazza è sempre più diffidente e polemica). Con Bate e Napoli all'orizzonte, due tappe decisive per l'annata romanista. E per il futuro di Garcia.

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