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Scamacca al West Ham: se non c'è posto in A per la punta dell'Italia

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Scamacca al West Ham: se non c'è posto in A per la punta dell'Italia

Ne «L'Italiana in Londra» di Cimarosa, una giovane donna raggiungeva la capitale inglese per ritrovare l'amore. Il nuovo italiano in Londra, invece, ha un altro obiettivo: diventare grande. Il West Ham ha infatti ufficializzato l'acquisto di Scamacca, che arriva in Inghilterra con la speranza di ripercorre le gesta di un altro attaccante nostrano, quel Paolo Di Canio che fu un simbolo Hammers a cavallo tra gli anni Novanta e i Duemila.

Una scelta che accontenta un po' tutti: il centravanti classe 1999 va a giocare nel miglior campionato del mondo, il West Ham prende un assoluto talento e il Sassuolo ottiene una grossa cifra (tra parte fissa e bonus, circa 40 milioni).

Tutti felici, quindi? Beh, loro sicuramente sì, meno invece dovrebbe esserlo il calcio italiano, che perde uno dei suoi migliori prospetti. Del resto, Scamacca avrebbe fatto comodo a diverse squadre, ma per un motivo o per un altro, nessuna ha deciso di puntare su di lui.

Dopotutto, era impensabile che, dopo aver investito fior di milioni per i loro attaccanti attuali, Juve, Roma e Napoli potessero spendere così tanto per un'altra punta. Allo stesso tempo, difficilmente Scamacca avrebbe accettato di fare la riserva.

Le milanesi, invece, un pensierino l'avevano fatto, ma a certe cifre non potevano assolutamente spingersi e così hanno virato su altro: l'Inter ha riportato a casa Lukaku, il Milan ha preso Origi. Due belgi a Milano e così l'Italiano in Londra, dopo aver parlato anche con il Psg.

Sarà dunque sulle sponde del Tamigi che Scamacca proverà a far esplodere definitivamente il suo potenziale, con il rischio così di trasformarsi in un enorme rimpianto per il nostro calcio. E la cosa paradossale è che, per un attaccante della Nazionale che vola Oltremanica per giocare, ce n'è uno che una squadra non l'ha trovata: al momento Belotti è ancora svincolato.

Per l'ex Sassuolo, comunque, non sarà di certo una passeggiata lasciare il segno: giocare in Premier è molto diverso dalla Serie A e, sebbene sia già abituato all'estero (è cresciuto nel Psv in Olanda), dovrà lavorare sodo per fare la differenza. Anche perché, se il buongiorno si vede dal mattino, le cose non sono iniziate per il meglio, con il West Ham che, per annunciarlo sui social, l'ha chiamato «Scammaca».

Scherzi a parte, l'attaccante romano dovrà anche vedersela con la recente tradizione che vede gli attaccanti italiani fallire in Inghilterra: Rolando Bianchi, da numero 10 del Manchester City all'addio dopo appena sei mesi, Paloschi, Cutrone e Kean, fantasmi nelle rispettive esperienze allo Swansea, al Wolverhampton e all'Everton, infine Borriello, Osvaldo e Balotelli, i quali non sono ricordati con particolare affetto dai tifosi di West Ham, Southampton e Liverpool.

Sfida nella sfida quindi per il nuovo italiano in Londra: da una parte punta a diventare un rimpianto per il calcio italiano, dall'altra deve dimostrare agli inglesi che non tutti gli attaccanti Made in Italy falliscono da loro.

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