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Si vantava: «Spero un giorno di essere imputato di questo»

Giorgio Evenzio Saurgnani, di anni ventotto, fa l'assicuratore. I clienti si presentano da lui per stipulare un contratto su rischi eventuali, furto, incendio, rapina, sinistri vari. Saurgnani incassa e provvede lui medesimo a confezionare il rischio sotto forma e contenuto di bomba, lui è il malus, all'insaputa del bonus. Lo ha fatto allo stadio di Torino, quello detto Olimpico, casa della Juventus, là dove, si diceva e si scriveva, tutto è sotto controllo, a chi entra viene controllato anche il bulbo pilifero ma il Saurgnani da Romano Lombardo, provincia di Bergamo, è un furbo e sa come nascondere i suoi giocattoli esplosivi, sa saltare le cancellate, spintonare uno steward, cambiarsi d'abito come i black blok, mischiarsi tra la folla plaudente e prepararsi all'esplosione, non di gioia.

Ma questo gentiluomo e tifoso bianconero non si è divertito soltanto ad accendere la miccia, ha comunicato con l'esterno, twittando, spedendo sms, preannunciando il "boom", come un bambino, al quale però daremmo un ceffone se non due. E non si è fermato qui, ha aggiunto, usando Whatsapp, da esaltato e delinquente, che a lui piacerebbe essere l'artefice, nel caso suo il contrario dell'artificiere, di una strage, come aveva tentato lanciando un ordigno contro il bus dei tifosi del Verona, purtroppo non affollato (sono pensieri e parole sue) così da ritrovarsi in tribunale con questa imputazione, eroe della banda, magnifico esempio del nostro meraviglioso pubblico, il dodicesimo uomo in campo. Ora Giorgio Evenzio Saurgnani, ne sono certo, troverà solidarietà, supporto e striscioni nel popolo dei deficienti che frequentano gli stadi.

Non conosco quale sia la compagnia di assicurazioni per la quale egli lavori ma questo è un dettaglio, anche perché come minimo si tratterà di ex lavoro. Piuttosto sarebbe importante conoscere i parenti del giovane e gli amici, i conoscenti, la fidanzata, i vicini di casa perché, è garantito al limone, ci sarà chi assicurerà, uso appunto il verbo, che il Giorgio è proprio un bravo ragazzo, mite, appassionato della sua Juventus, capace di seguire dovunque in trasferta i suoi idoli, con il bagaglio appresso, bombe, coltelli, spranghe, perché così è bello, lanciare una bomba e raccontarlo in anteprima all'amico, che gode pure lui di essere compagno di ciurma di cotanto idiota.

Comunque eviterei di spedirlo in galera, troppo comodo, al gabbio imparerebbe altre tecniche. Piuttosto vedrei bene l'Evenzio, con la scopa in mano, ai lavori, gratuiti, di pulizia. In una polveriera. Occhio, al primo errore, Boom!

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