«Dovevamo vincere, partita difficile. Noi disordinati? La cosa più importante era vincere». Juan Cuadrado al fischio finale, poche chiacchiere, la Juventus vince la quattordicesima consecutiva, al Matusa la doveva e la voleva vincere e l'ha vinta, adesso il Napoli. Lo scontro di tutti gli scontri andrà in scena sabato sera, Allegri ci arriva con il distacco che auspicava, con i tre punti la Juventus torna prima in classifica 25 giornate dopo, clamoroso tutto.Il Frosinone si è battuto contro i campioni e un divario tecnico esagerato, Buffon letteralmente inoperoso, Ciofani da sette per generosità e impegno, tasso tecnico da serie inferiori, Tonev più attento alla fase difensiva, Dionisi sempre frenetico in mezzo a due o tre, ma anche calato pesantemente nel finale. Eppure non si è vista la miglior Juventus, seconda esibizione mediocre dopo quella dello Stadium con il Genoa, quasi si stia conservando, non tutto si può spiegare con l' assenza contemporanea di Evra e Lichtsteiner. Alex Sandro ha fatto il suo, dopo sei minuti ha trovato Sturaro in mezzo all'area per un impatto facile facile, e anche di più quando alla mezz'ora della ripresa ha messo in mezzo per l'1-0 di Cuadrado che ha sbloccato la partita, anzi l'ha chiusa. Il colombiano ha lavorato sulla fascia opposta e si è confermato atleticamente inesauribile, l'ha coperta completamente, ha calciato dalla distanza, ha umiliato Crivello che Stellone gli aveva messo a uomo non appena entrava nella trequarti. Crivello ha confermato la sua pochezza, anello debole della difesa, Cuadrado ha spadroneggiato, è in un momento delizioso.Per un'ora e un quarto la difesa a oltranza del Frosinone ha retto, Dybala e Morata trovavano tre, quattro uomini davanti ogni volta che entravano in possesso, poco aiuto dai centrocampisti, Pogba non nella sua miglior prestazione, Marchisio più d'appoggio, Sturaro di fiato, i tre dietro molto bloccati nonostante l'inconsistenza dell'attacco del Frosinone. Si può leggere come eccessiva prudenza da parte di Allegri ma se porti a casa i tre punti allora significa lettura importante della partita, prima di tutto non rischiare, poi eventualmente segnare. E con quei due davanti il gol era nell'aria ad ogni giocata, è arrivato nel recupero, regolare e logico, Morata è andato via centralmente, è arrivato al limite dell'area e di esterno destro ha servito Dybala solo sulla destra, interno sinistro imparabile, 2-0. Il Frosinone si era abbassato con estrema e supplichevole devozione già dalla mezz'ora del primo tempo, bene dal centrocampo in giù, Sammarco, Gori, e Blanchard duri e sempre efficaci, ma era impossibile immaginarli eterni. Già allo scadere la Juventus con Dybala prima e Morata poi era entrata in area palla al piede e costretto Leali a interventi prodigiosi. Niente può preoccupare questa Juventus tranne l'infermeria, Chiellini è uscito per un problema al gemello e Allegri teme di non poterlo recuperare: «Contro il Napoli giocherò a quattro? Ma dai, è appena finita questa... lasciatemici pensare».
E quando gli hanno chiesto se non fosse il caso di cogliere al volo l'occasione di firmare subito il rinnovo, è stato prontissimo: «C'è tempo...». Ma sembrava che dicesse che anche per la Juve era il caso di non lasciarsi sfuggire l'occasione di blindarlo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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