Sky lancia la F1, ma «oscura» la Rai

Sky lancia la F1, ma «oscura» la Rai

L'esame è di quelli tosti: la Formula 1 come non si è mai vista. «Molto più da vicino», recita lo slogan di Sky che punta tutto sul mosaico interattivo in alta definizione con nove canali, per vincere l'ennesima sfida. E poi via libera ai social network per far sentire protagonisti gli spettatori. L'obiettivo è strappare come voto un trenta, inteso come le ore live in ciascuno dei diciannove weekend di gara.
Nella cornice dell'Autodromo di Monza, resa ancora più suggestiva dalla spruzzata di neve, Sky che da questa stagione detiene i diritti della F1, svela una squadra di assi in cui le punte sono Jacques Villeneuve e il collaudatore Ferrari Marc Genè, nella veste di commentatori. «È qualche cosa di nuovo - ha detto in collegamento video da Andorra il campione del mondo del 1997 e figlio dell'indimenticato campione della Ferrari Gilles -. Forse qualcuno si arrabbierà per quello che dirò». Genè invece porterà i telespettatori nel cuore della Rossa «stando sempre attento a non dire troppo, per non rischiare di favorire i rivali». Poi al fianco di Carlo Vanzini, ecco dalla Rai Fabiano Vandone e, soprattutto, dalla Germania, Sarah Winkhaus, “vicina” di casa di Michael Schumacher, che farà da padrona di casa.
Sky farà rombare i motori nelle case degli italiani con il doppio audio Dolby, ma ad oggi molti salotti rischiano di restare «silenziosi». Infatti, il modello ibrido inglese, nel senso di un mix tra «chiaro» e «pagamento», per ora in Italia è solo un'ipotesi. Manca una metà, perché ad oggi lo spettacolo è assicurato solamente agli abbonati all'emittente satellitare).

Infatti, a meno di due mesi dall'inizio della stagione, non c'è ancora traccia ufficiale dell'accordo con la Rai per la trasmissione in chiaro di nove dei diciannove gran premi. Si farà, assicurano un po' tutti. Solo in quel caso al «trenta» si potrebbe aggiungere la lode.

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