Sochi, ecco il primo caso di sospetto doping: coinvolto un atleta tedesco

Tre partecipanti alle Olimpiadi trovati positivi. Tra loro la biathleta tedesca Evi Sachenbacher Stehle, una sciatrice ucraina e l'italiano William Frullani, centometrista prestato al bob

Sochi, ecco il primo caso di sospetto doping: coinvolto un atleta tedesco

Doping, rieccoci. Neanche le Olimpiadi invernali di Sochi ne sono esenti: oggi ci sarebbero stati i primi tre casi di test positivi, come riferito dal Cio.

Nel mirino dell'antidoping sono finiti la biathleta tedesca Evi Sachenbacher Stehle, una sciatrice ucraina e un azzurro del bob. Per tutti sarebbe stata accertata la positività anche dopo l'esame del secondo campione.

L'italiano sarebbe il centometrista prestato al bob William Frullani, come riferito dal Coni. L’atleta è risultato positivo "alla dymetylpentylamine" per un controllo effettuato al Villaggio Olimpico il 18 febbraio e ha ha chiesto le controanalisi che sono state effettuate oggi pomeriggio, confermando l'esito del primo test. Per questo è stato escluso dalla delegazione italiana e sostituito con la riserva Samuele Romanini. A quanto pare Frullani, frenatore dell’equipaggio italiano del bob a quattro, avrebbe acquistato su internet l’integratore che lo ha fatto trovare positivo al controllo antidoping. Frullani, atleta del Centro Sportivo Carabinieri, proviene dall’atletica leggera. Fino al 2012 si è dedicato al decathlon laureandosi quattro volte campione italiano assoluto poi è passato al bob. Nel decathlon ha conquistato la medaglia di bronzo agli Europei under 23 nel 2001 ad Amsterdam.

La tedesca Evi Sachenbacher Stehle, 33 anni, in Russia ha collezionato due quarti posti nella mass-start e nella staffetta mista. In carriera ha vinto 5 medaglie olimpiche, tra cui due ori, e 6 medaglie ai Mondiali. Già nel 2006, ad un giorno dalla cerimonia d’apertura dei Giochi di Torino, l’atleta bavarese era stata sospesa per cinque giorni dal Comitato Olimpico Internazionale dopo livelli anomali di emoglobina riscontrati ad un esame antidoping.

La positività è stata confermata dalla stessa atleta, che sta vivenro "il peggiore incubo che poteva immaginare". È il secondo membro della delegazione tedesca accusato di doping nella storia dei Giochi invernali dopo Alois Schloder, giocatore della nazionale di hockey su ghiaccio trovato positivo a Sapporo nel 1972.

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